Ci piacciono le storie e la storia delle Saucony Guide 7 è un po’ questa: come migliorare una scarpa fra le più vendute e amate di Saucony? Una scarpa con cui tutti, prima o poi hanno corso. E sai come sono quelli che si affezionano ad una scarpa, no? Vivono ogni aggiornamento della loro amata con un misto fra la curiosità e il sospetto di tradimento. “È perfetta, perché cambiarla?”. Ecco, quel tipo di discorsi.
Non si può fermare l’evoluzione
Come accogliere l’evoluzione della scarpa da running degli ultimi anni e infonderne le linee guida in una scarpa che ha già una storia?
In questi ultimi anni il mercato si è sviluppato attorno al barefoot/minimal e all’affinamento della scarpa con sostegno (o “tradizionale”). In questi ultimi tempi queste due grandi tendenze si stanno fondendo in scarpe definite “transizionali” o comunque con approccio barefoot ma comode e ammortizzate (e con sostegno) tipico della classica scarpa da running. Un ibrido, magari. Che però ha riservato prodotti sorprendenti.
La Guida alla scarpa perfetta
Ok, e quale sarebbe la storia? Beh, per prima cosa Saucony ha dedicato allo sviluppo delle Guide 7 ben 6 mesi di studio, prototipi, insuccessi, successi e affinamenti. Poi ha condotto test incessanti, in particolare quello della “Coca vs Pepsi”: fai provare la tua scarpa a diverse persone e gli chiedi se la trovano migliore o peggiore della/e diretta/e concorrenti. Quando il doppio dei tester le trovarono migliori, Saucony capì di aver fatto centro.
Più spazio, più comoda, più più
L’idea era quella che portando il runner a correre sempre più di avampiede – grazie al drop contenuto – bisognava fornirgli anche una suola abbastanza ampia in punta per scaricare la potenza e staccare. Così la Guide 7 ha una suola più larga in punta (mentre la tomaia ha proporzioni abbastanza tradizionali e non ampie come vorrebbe l’impostazione barefoot) e la nuova mescola PowerGrid dell’intersuola che sostituisce la ProGrid: più leggera e più durevole del 30%.
Il conto finale
Le Guide 7 sono un’evoluzione e non una rivoluzione: non vogliono spaventare chi è abituato alle precedenti release, ma vogliono invece abituarlo ad una corsa più sbilanciata verso l’avampiede. Hanno un leggero supporto antipronazione che tuttavia non impensierisce il runner neutro perché la sua leggerezza non influisce sulla sua impostazione di corsa.
La suola larga in punta e dotata di grande flessibilità le rendono infine delle scarpe perfette per l’allenamento, specie per i lunghi: comode, flessibili, con un buon ma non invasivo supporto e con una suola molto resistente all’abrasione.
Per correrci molte centinaia di chilometri. In attesa delle Guide 8, magari.
Le Saucony Guide 7 saranno disponibili negli US a partire dal 1° novembre.