Fitbit Surge, e se uno smartwatch non costasse 2 miliardi?

Da questo assunto devono essere partiti quelli di Fitbit nel creare Surge: metterci tutte le funzioni che altri smartwatch hanno, ma senza per questo farlo pagare milioni di euro. Fitbit Surge è infatti GPS, tiene conto quindi delle tue andature, distanze, passi ecc.

Quel qualcosa in più.

Dai pochi dettagli che sono trapelati si sa che ha un lettore di battito cardiaco integrato, che il design è molto simile a quello di altri device di Fitbit ma soprattutto che permette di ricevere notifiche di messaggi ricevuti sul cellulare e che permette di fare chiamate (l’effetto Supercar è sempre dietro l’angolo), oltre a controllare la musica sul tuo cellulare, il tutto attraverso il suo touchscreen.

E quel qualcosa in meno.

E non parliamo di caratteristiche (quelle sembra averle tutte e in abbondanza): parliamo di 2 cose che ha in meno e che potrebbero rivelarsi un suo punto di forza: ha un display a toni di grigio (quindi consuma molta meno energia e la batteria dura di più – secondo Fitbit addirittura una settimana. Considera che attualmente quasi tutti gli smartwatch dopo un giorno sono scarichi, alcuni anche meno se usati intensivamente o per lunghi allenamenti).

E soprattutto il prezzo: meno della concorrenza, molto meno. Si dice, si mormora, si vocifera che costerà 250$, cioè probabilmente 250€ secondo la consueta conversione.

Non resta che aspettare.

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