Sono finalmente disponibili le Brooks Launch 2 che arrivano dopo il grandissimo successo della Launch 1. Era possibile superare oltre alla qualità della Launch 1 anche l’amore che avevano suscitato nei runner che le usavano?
Di cosa parliamo, intanto
Le Launch 2 sono scarpe leggere ma molto protettitive. Anche a prima vista si nota la tomaia seamless (senza cuciture, per affaticare e creare minori attriti sul piede) e l’importanza del sistema suola/intersuola. È un po’ come vedere la classica intersuola Brooks (capace di garantire grandi protezione e resistenza) assieme ad una tomaia senza alcun contrafforte o sostegno esterno (né di plastica, né in altri materiali semirigidi).
L’intersuola sfrutta le tecnologie BioMoGo e DNA tipiche di Brooks e ormai collaudatissime nell’offrire ammortizzazione e grande reattività. BioMoGo costituisce la mescola dell’intersuola ed ha una durata chilometrica superiore rispetto al tradizionale EVA, pesando pure meno.
Il DNA invece è un’altra caratteristicha tecnica delle Brooks: si tratta di una sostanza liquida densissima iniettata nell’intersuola, specie nel tallone. A livello molecolare si comporta come milioni di piccole molle a resistenza variabile: al variare della velocità e del peso del runner infatti varia anche la risposta che il DNA restituisce.
E se Daniel Fontana ci corre un Iron Man dopo aver fatto 4 km a nuoto e 180 in bicicletta, puoi stare sicuro che è perché cerca la comodità e la veloce prontezza delle Launch 2. Per altri 42 km eh, non per poco.