Hai problemi di memoria? Non ti ricordi dove hai messo le chiavi dell’auto o cosa dovevi fare? Ci sono mille sistemi per farti ricordare questi piccoli dettagli della vita quotidiana ma capire come funziona la nostra mente può aiutare più di mille allarmi o postit.
Prima di tutto però cerchiamo di capire perché ci dimentichiamo le cose, partendo da chi dovrebbe ricordarsele: la nostra memoria.
Come funziona la memoria a breve termine
Innanzitutto: cos’è la memoria a breve termine? È quella parte di memoria che ricorda fatti o cose per un brevissimo lasso di tempo, in genere 20 secondi. Non si tratta però della memoria in cui sono conservati eventi recenti, di poche ore o di qualche giorno fa. Quelli vengono memorizzati nella memoria a lungo termine, che quindi raccoglie anche tutto ciò che è accaduto da poco tempo.
La memoria a breve termine (MBT) è anche detta memoria di lavoro perché viene utilizzata per ricordare un numero finito di cose (da 5 a 9 generalmente) che dopo poco vengono cancellate. È una specie di RAM: serve a fornire alla nostra mente velocemente delle cose da fare, o da ricordare, appunto. Se questi ricordi a breve termine non vengono cancellati, entrano a far parte della Memoria a Lungo Termine, che quindi conserva anche cose accadute pochi minuti fa ma che la nostra mente ritiene importanti e che vuole continuare a rielaborare.
Perché tutto questo spiegone? Perché il funzionamento della MBT è molto sensibile alle distrazioni: le memorie che conserva sono infatti molto volatili e basta il soffio di una distrazione per spazzarle via.
E parlando di distrazioni, quante ne conosci ormai? Telefonate, notifiche, pensieri, preoccupazioni ecc. Tutto congiura non solo per rovinarti l’umore ma soprattutto per distrarti e… farti dimenticare cose magari importanti.
Dato che una memoria che si distrae non ricorda, bisogna cercare di non farla distrarre, e per riuscirci non basta dirglielo o imporglielo: bisogna allenarla, poco alla volta e con esercizi di breve durata che devono però essere eseguiti con una certa costanza.
Perché la meditazione la aiuta
Partiamo da presupposto che lo strumento principe per rinforzare la memoria è la meditazione. Cosa c’entrano memoria e meditazione? Apparentemente niente, ma se si indaga un po’ più a fondo il motivo è presto spiegato: la meditazione aiuta a concentrarsi sul momento presente e a controllare – imparando a ignorarle o almeno a tenerle sotto controllo – le distrazioni. Più si è capaci di meditare efficacemente, più si rafforza la mente: non perché la meditazione sia un esercizio mnemonico ma perché, indirettamente, aiuta la mente a non essere distratta da niente e a essere focalizzata solo sul momento presente.
“Oddio, ma mica dovrò imparare a meditare per ricordarmi le cose!”. No, non temere: non devi sfidare il Dalai Lama ai campionati mondiali di meditazione per riuscirci. In realtà questo metodo utilizza degli esercizi che si impiegano nella meditazione e basta. Tutto qua, quindi respira a fondo, scaccia l’ansia e torna qui con noi.
Qualche semplice esercizio, in ordine di difficoltà
Livello semplice
Partiamo dai più semplici, anche detti di “consapevolezza”.
Come e dove e quando si fanno? Ovunque, teoricamente anche ogni istante della tua vita: ciò che devi fare infatti non è altro che prestare attenzione a ciò che stai facendo adesso. Può trattarsi di una passeggiata, della doccia, dei piatti che stai lavando, di una cosa che stai mangiando. Prova a prestare attenzione a cosa senti se l’acqua scorre sul tuo corpo e come questo reagisce, prova a prestare attenzione davvero a che gusto ha il tuo cibo. Spesso – spessissimo – pensiamo di conoscere queste attività e non ci badiamo più molto, lasciando che la nostra mente vaghi in tutt’altri pensieri. Portarla invece a riflettere su ciò che stai facendo è un modo per farla concentrare sul presente e su ciò che ti sta succedendo, non su ciò che è già successo o che pensi possa succedere.
Come detto, puoi fare questi esercizi quando vuoi, magari iniziando da piccole osservazioni sulla tua vita e poi ampliandoli ad altre di durata molto maggiore.
Livello intermedio
Per riuscirci efficacemente bisogna saper respirare come si deve, cioè utilizzando il diaframma (respirazione diaframmatica) e concentrandosi su di essa.
Puoi praticare questa tecnica a occhi aperti o chiusi, l’importante è che la tua attenzione sia concentrata sulla respirazione e basta. E ovviamente sulla sua precisa esecuzione.
Il respiro è anche un modo molto semplice per allenare la concentrazione. Durante la meditazione è facile e normale che la mente vaghi e prenda sentieri imprevedibili. Quando te ne accorgi però ti basta riportarla sull’osservazione della respirazione e magicamente ritroverà il proprio centro gravitazionale.
Bada bene: è normalissimo distrarsi e farlo non significa non essere capaci di concentrarsi. Se ti succede ricorda di ritornare al respiro. E basta.
Ci sono diverse tecniche di respirazione e qui ti parlo di sei diversi modi per farlo.
In definitiva la respirazione aiuta:
– a concentrarsi solo sul momento presente
– a non farsi distrarre da pensieri legati al passato o al futuro, a ciò che è successo/hai fatto e a ciò che speri/hai paura succederà
– a focalizzazione sul momento presente, eliminando o controllando le distrazioni, fortificando così la memoria.
Livello avanzato
Consapevolezza e respirazione – ossia i due metodi sin qui spiegati – costituiscono la base della meditazione vera e propria. Non mi addentro nello spiegarti di cosa si tratta perché non sono un maestro ma un semplice praticante.
Medito infatti da un po’ di tempo e, fra i tanti benefici che mi ha dato, ho osservato proprio un miglioramento della memoria a breve termine. Per spiegarti meglio quanto la cosa sia stata evidente, sappi che non sapevo nemmeno fosse un beneficio della meditazione, eppure si è rivelato così palesemente che non ho potuto non notarlo.
Da parte mia mi sento di darti solo qualche consiglio da zio:
- Se vuoi iniziare a meditare, il consiglio più semplice è quello di iniziare usando delle app (come quelle che ti ho consigliato qui), seguendo poi le sessioni di meditazione guidate, oppure di farlo con qualcuno esperto che sappia avviarti sulla strada che poi percorrerai con le tue sole gambe.
- Meditare anche pochi minuti al giorno è comunque utile e non serve farlo per molto tempo (cosa che scoraggerebbe chiunque, lo so bene). Piuttosto fallo per pochi minuti ma più volte al giorno. Il bello è che puoi farlo ovunque, anche sul treno o al parco.
- Distrarsi è normale, l’importante è riportare il pensiero al presente, concentrandoti sulla respirazione e sulle sensazioni corporee.
C’era anche un’altra cosa che volevo dirti ma non me la ricordo più. Scherzo ovviamente. O no?
Meglio meditarci sopra.
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