I consigli per rispettare l’ambiente che non ascolterai – Terza parte: i consumi

I consigli per rispettare l'ambiente limitando i consumi domestici


  • La casa è una delle principali fonti di spesa per chiunque.
  • Molte spese relative sono dovute ai consumi, che, tra l’altro, quando diventano sprechi evitabili, diventano anche dannosi per l’ambiente.
  • Ecco come evitare i più comuni sprechi e consumare di meno

 

Dopo averti parlato di come amare l’ambiente e il pianeta attraverso i gesti e le attenzioni che riguardano il cibo e le pulizie, passiamo a parlare dei consumi e di come limitarli. Senza indugiare oltre, procediamo!

1. Respira bene. Grazie all’affermarsi delle case a basso consumo è cresciuta la sensibilità verso la qualità dell’aria che respiriamo nei luoghi in cui viviamo. Il patrimonio edilizio italiano però è molto vecchio e non tutti possono permettersi una casa con ventilazione meccanizzata e riciclo dell’aria. C’è una soluzione magari meno efficace ma di certo molto meno costosa: avere molte piante in casa. Come noto, grazie alla fotosintesi clorofilliana, il loro contributo nell’eliminare la CO2 e nel sostituirla con ossigeno è prezioso. Non costano molto, come direbbero alcuni “arredano molto bene” e richiedono una cura limitata. Quasi nulla paragonata al contributo che danno!

2. Guerra agli spifferi. Un nemico dei consumi sono gli spifferi e le perdite dei serramenti. Immagina che ogni volta che una finestra non si chiude bene e lascia uscire l’aria calda (parliamo ovviamente del periodo invernale) escano dalle fessure i soldi che spendi in riscaldamento che sprechi. Spesso insomma fare revisionare da un serramentista le guarnizioni ed eventualmente farle sostituire può costituire una spesa ma ti farà risparmiare molto di più in riscaldamento.

3. Questione di classe. Ti sarà capitato di vedere certi vistosi adesivi sugli elettrodomestici in vendita: indicano le classi energetiche, ossia quanto consumano. Le classi funzionano in senso ascendente: dalla A (la più virtuosa), alla G (la meno). I forni hanno addirittura diverse classi A: dalla A+++ alla A, e indicano sempre i consumi. In poche parole: A=consuma poco, G=consuma troppo. Se devi cambiare elettrodomestico ti consigliamo quindi di optare per quelli di classe A, anche se il costo – come facilmente immaginerai – è superiore rispetto a quelli di classe inferiore.

4. Non far fuggire il freddo. Potrebbe sembrarti un controsenso rispetto a quanto detto al punto 2. ma non stiamo parlando di serramenti. Per il frigo infatti il discorso è inverso: il freddo devi tenerlo all’interno e tutto quello che fugge sono soldi sprecati. Se non hai in programma di cambiare il tuo, puoi prima di tutto controllare che la porta aderisca bene e sigilli la chiusura. Per verificarlo usa un foglio di carta: se è ben sigillato non dovresti riuscire a infilarlo nella fessura fra guarnizione e frigo. Bada anche che il retro sia distante una decina di centimetri dalla parete in modo che le serpentine che vi si trovano possano dissipare il calore e possano godere di un’adeguata circolazione di aria.

5. E se telefonando. No, non stiamo parlando del telefono di casa ma di quello della doccia (non trovi che sia uno dei nomi più buffi che ci siano?). Sai che ne esistono di aerati? Cosa c’entra l’aria, ti chiederai. Diciamo che è una specie di trucco a fin di bene: prima di uscire dai fori l’acqua viene miscelata all’aria in modo da formare gocce più grandi. L’impressione è di fare una doccia molto più ricca, mentre in realtà si tratta sempre della stessa quantità di acqua, se non addirittura meno. Cambiare il telefono (o soffione) della doccia è così semplice che puoi farlo anche tu in 2 minuti e il costo è contenuto. E ti fa risparmiare acqua! Un ulteriore consiglio, motivato dal fatto che noi runner dobbiamo abbassare la temperatura corporea per limitare la sudorazione dopo l’allenamento: l’unico modo per farlo è fare la doccia con l’acqua fredda, non si scappa. D’inverno non se ne parla, ma d’estate si può tranquillamente evitare l’acqua calda. A patto che tu non viva oltre i 2000 metri o in Scandinavia.

6. Energia buona. Il mercato dell’energia è libero da anni e sappiamo bene che anche tu hai ricevuto decine di telefonate di altrettanti gestori che ti proponevano le loro offerte imperdibili. Spendere un po’ di tempo per valutare le offerte di alcuni di loro però potrebbe garantirti almeno due risultati: trovare quello che ti propone l’offerta migliore e anche quello più rispettoso dell’ambiente per come produce e distribuisce elettricità e gas.

7. Spegni quella luce! Alle stanze dove non ci sono persone non gliene frega niente che la luce sia accesa o spenta, garantito. Quindi: la luce va accesa solo quando qualcuno sta utilizzando quell’ambiente, altrimenti si chiama in un solo modo: spreco. Prendi quindi l’abitudine di spegnere la luce ogni volta che esci da una stanza. 

Ci sarebbero tanti altri consigli utili da darti per limitare i consumi ma riguardano interventi più gravosi sulla casa, tipo coibentazioni dei muri esterni, del tetto, sostituzione della caldaia e utilizzo di pannelli solari e fotovoltaici. Ne siamo consapevoli ma questa vuole essere solo una guida minima, e il più possibile contenuta in termini di costi e applicabilità.

Ai prossimi consigli!

 


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