Ma chi me lo ha fatto fare?!
Ce lo siamo detti tutti almeno una volta mentre ci trovavamo impegnati in una gara dove ci siamo ritrovati a raschiare il fondo del barile delle energie per arrivare alla fine. La fatica è un affare che ogni sportivo deve imparare a gestire e fronteggiare, con più o meno facilità, in tutte le sue forme.
Una nemica (amica) comune
È qualcosa con cui tutti ci troviamo a fare i conti. Nessuno escluso. Indipendentemente dal livello a cui corriamo. Ci si scontrano gli atleti professionisti, gli amatori e anche i principianti. È la fatica mentale.
È una sensazione che potrà sembrarti familiare, con cui ti sarai scontrato più volte nel corso della tua quotidianità: dopo aver trascorso un intero pomeriggio sui libri a studiare per la sessione di esami, alla fine di una riunione o di una giornata lavorativa. Dalla testa si riflette su tutto il resto del corpo, facendoti sentire fiacco e debole.
Tutto ha inizio da un pensiero
Con la mente viaggiamo lontano, sogniamo in grande, ma al tempo stesso possiamo cadere negli abissi più profondi. Ogni successo o insuccesso parte da un pensiero. Vale in ambito personale, formativo, lavorativo e ovviamente anche sportivo. Presentarti a un allenamento o alla linea di partenza di una gara convinto che andrà male ti condizionerà a tal punto da non metterti nelle migliori condizioni di affrontare lo sforzo o la competizione. In pratica ti stai preparando per un autogol.
Impara a superare la fatica mentale
La fatica mentale può (e deve!) essere gestita. Se sarai tu a prendere il controllo della situazione troverai sempre il modo di uscirne a testa alta. Per riuscirci ci sono alcuni piccoli espedienti che puoi mettere in pratica.
- Focus sull’obiettivo
Pensa a quello che stai facendo: dove stai andando e dove vuoi arrivare. Canalizza le tue energie nel qui e ora. A tutto il resto penserai poi. Resta concentrato su quello che stai facendo: correre. Ci sei solo tu e la strada che hai davanti a te. Non farti distrarre dagli altri, se ti sorpassano lasciali andare. Ricorda che l’avversario che devi temere maggiormente sei te stesso.
- Mai pensieri negativi
Non sottovalutare mai il potere dei tuoi pensieri. Pensarti sconfitto in partenza non gioverà alla tua prestazione. Al contrario ti toglierà concentrazione e ti porterà lontano dal tuo obiettivo. Non fasciarti la testa prima di essertela rotta e vivi il momento presente. Carpe diem!
- Non fare il conto alla rovescia
Ne mancano ancora… sono solo a metà…
Sono esempi di frasi che in una o l’altra occasione abbiamo sentito pronunciare ma che non si dovrebbero mai dire. Fare il conto alla rovescia non è mai una buona idea. Contare i chilometri che mancano alla fine di un allenamento o una gara ti farà avere la sensazione che il tempo si sia fermato. Inizierai a fare calcoli, focalizzarti troppo sui numeri, i ritmi e i tempi. Inizierai a sprecare preziose energie mentali e l’unico effetto che otterrai sarà sentirti più affaticato e demotivato. Questo contribuirà a distrarti e toglierti concentrazione.
Ancora una volta usa i pensieri a tuo vantaggio. Cambia punto di vista. Pensa alla strada che hai già percorso e non quella che ancora ti manca da percorrere. Questo ti farà cambiare completamente la prospettiva e l’approccio a quel che ti resta da correre.