Se per caso doveste trovarvi a fare un giro tra le montache di Boulder, in Colorado, potreste imbattervi in una specie di Gesù Cristo vestito (poco a dire il vero) da runner. O meglio da TrailRunner. Niente paura, non è l’altitudine che vi gioca dei brutti scherzi, semplicemente vi siete imbattuti in Anton Krupicka uno dei più forti e carismatici ultratrail runners americani.
10.000 km all’anno, più di una maratona al giorno.
Incontrare Krupicka non dev’essere particolarmente complicato, i suoi allenamenti sono costanti e le distanze da lui percorse veramente notevoli. Il contakilometri annuale di questo fenomeno supera i 10.000 km annui con una media, nelle settimane di carico, di circa 43 km al giorno.
Considerando queste distanze viene spontanea una riflessione: con la vostra auto, in un anno, quanti km fate?
Grandi risultati.
Con una mole di allenamento del genere, unita ad un talento di tutto rispetto, non potevano mancare i risultati. Dall’inizio della sua carriera Krupicka ha vinto tre delle più prestigiose 100 miglia americane arrivando secondo, nel 2010, a quella che, con tutta probabilità, è la gara di riferimento tra gli ultratrail statunitensi e mondiali: la Western States Endurance Run.
La parola d’ordine è minimalismo.
L’approccio di Krupicka con la vita e con il mondo della corsa è decisamente minimalista. Spesso lo si vede ritratto mentre corre a torso nudo, vestito solo con dei pantaloncini corti e con delle scarpe dalla struttura il più scarna possibile. Molte volte, delle scarpe, fa anche a meno. Ha raccontato infatti che in almeno tre sedute di allenamento settimanali corre a piedi nudi per qualche miglio. E’ una soluzione che lo gratifica e che gli da modo di rinforzare piedi e caviglie. Un allenamento nell’allenamento.
New Balance Minimus.
Il messaggio di Krupicka, rendere la corsa il più semplice e naturale possibile, non è fortunatamente passato inosservato tra i produttori di scarpe da running. E’ stato così per New Balance che ha lanciato una collaborazione con il trail runner del colorado dalla quale è nata la serie di scarpe denominata Minimus. Una serie di calzature la cui filosofia è incentrata sul concetto di barefoot, ovvero la corsa a piedi nudi. RunLovers ha già avuto modo di testare con grande soddisfazione il modello 1010 recensito in questo articolo.
Il contatto con la natura.
E’ evidente che questo personaggio non è un tipo qualunque. Il suo aspetto, i suoi allenamenti e la ricerca costante di un’esperienza di corsa sempre più immersa nella natura lo rendono un atleta davvero affascinante oltre che una fonte di ispirazione per tutti i runners.
L’inverno è alle porte, armiamoci di spirito naturalista e, come Krupicka usciamo fuori a vivere il mondo che ci circonda. Potremmo trovare una giornata di sole o sentire le gocce di pioggia sulla pelle. Respirare l’aria fredda del primo mattino e della sera oppure muovere i nostri passi incerti su una coltre di candida neve. Poco importa, c’è da correre e ci sono nuove esperienze da vivere e da condividere. Siete pronti ad immergervi ogni giorno in una nuova esperienza di corsa ?
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