È da Marzo 2012 che aspetto questo momento.
Da quando ho corso la mia prima maratona, a Roma.
Mi rendo conto che lo sto aspettando tipo “1° giorno di scuola”: mentalmente ripasso tutto quello che mi occorrerà. Per dire: domenica scorsa ho lavato tutto ciò che potrei scegliere come divisa da gara. Come se non avessi miliardi di maglie a maniche lunghe, pantaloni corti, pantaloni lunghi, reggiseni sportivi, ecc.
Non sono paranoica, è solo che se vi è già capitato di correre una maratona, (la vostra prima maratona!), e vi siete resi conto la sera precedente alla partenza che avevate lasciato la vostra divisa da gara a 400km di distanza, ecco magari per la seconda maratona, fate come me e iniziate una settimana prima a scegliere cosa vi metterete.
Sto aspettando metereologicamente domenica 25 Novembre più o meno dal 27 Ottobre, anche se so perfettamente che le previsioni del tempo non valgono una cippa su un arco temporale che va al di là di 3-4 giorni. Ma dopo aver visto gente correre contro la bora a 6°-7° sopra lo zero a Venezia, la faccia ha iniziato a creparmi, pensando che il 25 Novembre potrà essere ben più freddo. Quindi ogni tanto, in questo mese, mi affacciavo sulla finestra (web) de “Il Meteo.it” devotamente:
“Ti prego, ti prego, ti pregooooo! Il 25 Novembre fa’ che ci sia sole, sole, soleeeee!”
È da 4 settimane che aspetto la prossima domenica. Da quando ho corso l’ultima volta per 34km e i miei piedi poi mi hanno cortesemente mandato a cagare. E’ da allora che in un tira e molla continuo mi sono allenata a singhiozzo, ho cambiato scarpe, ho sofferto come un cane al solo appoggiare la pianta del piede per terra, ho nuotato pur di non fermarmi e infine, ho ceduto e mi sono fatta fare i plantari.
Ma in tutto ciò il pensiero era per questa domenica. Perchè chiudevo gli occhi, respiravo forte, e immaginavo volti, voci e rumori di ciò che sarà.
Per questo ammetto che sto barando.
Perché con la testa, con il cuore, sono già partita per correre la mia seconda maratona. Firenze, I’m coming.