La corsa a sei zampe

Correre è bello, questo lo sappiamo. Ognuno ha le sue preferenze, chi ama la corsa in compagnia, chi in solitaria. C’è chi preferisce il mattino e chi invece non rinuncia alla corsa serale. Ma  una cosa è certa, se sei un runner e possiedi un cane correre assieme al tuo amico a quattro zampe è un’esperienza che va provata almeno una volta. Ovviamente con le dovute raccomandazioni.

Il mio cane è fatto per la corsa?

La prima cosa da considerare è se il nostro cane ama correre con noi. Ci sono cani e cani. A tutti piace correre ma per alcuni correre significa trotterellare per un massimo di 100 metri, per altri invece la corsa è un gesto naturale poco più impegnativo del camminare. Il bulldog, ad esempio, non è esattamente il modello di cane che più si adatta ad una corsa di lunga durata, diversamente sarà per un Labrador, o un Setter Irlandese (come il mio).
Ad ogni modo vale il consiglio che spesso si sente dire tra runners amanti dei cani: il cane migliore con cui correre è il tuo, qualsiasi siano le sue caratteristiche fisiche, la cosa importante è che si diverta e che non si stanchi troppo. Quindi, in sostanza, a ciascun cane la sua distanza. Come a ciascun runner del resto.

Le stagioni.

I cani hanno un sistema di raffreddamento corporeo molto meno efficiente del nostro, va da se che l’estate non è il periodo migliore per portarli a correre. Si può fare, ma negli orari meno caldi della giornata e seguendo varie accortezze. Molto meglio sfruttare le altre tre stagioni dell’anno. Il freddo, in linea di massima, non è un gran problema per il vostro amico. Ma anche in questo caso la razza può essere determinante.
Se il cane è il migliore amico dell’uomo, uno dei migliori amici del cane è certamente il veterinario. Interpellatelo prima di far intraprendere un’attività corsaiola al vostro amico a quattro zampe, vi darà tutte le risposte di cui avete bisogno.

I tipi di terreno.

Non tutti i tipi di terreno sono adatti alla corsa del cane. Va sempre ricordato infatti che noi disponiamo di scarpe che ci proteggono e con le quali potremmo correre anche sui vetri rotti, i nostri cani no. E’ sempre bene tenere in considerazione questa cosa e cercare il più possibile di fare correre il nostro cane su terra o erba. Per chi corre in campagna i cigli delle strade molto spesso ci vengono in aiuto in questo senso. Per i cittadini direi che la salvezza  per le zampe dei vostri amici può arrivare dai parchi.

Correre fa bene… a voi, a lui… alle vostre scarpe, al vostro giardino…

Correre fa bene a voi e fa bene anche al vostro cane. Un’attività come la corsa in compagnia del suo padrone lo stanca divertendolo e regalandogli una sensazione di soddisfazione. Ne consegue che sarà meno incline a combinare “guai” durante la vostra assenza. Forse portare il vostro cane a correre con voi potrebbe essere la soluzione definitiva al problema delle scarpe da corsa mangiucchiate oppure alle buche in giardino.

È una sicurezza.

Soprattutto per chi corre da solo, e soprattutto se siete una donna, essere accompagnati dal proprio cane è un motivo di sicurezza. Mi capita di pensarlo durante le corse in inverno inoltrato, quando svolgo tutto l’allenamento al buio. Il mio Rowdy è il cane più buono del mondo (al confronto Gandhi è un cattivone) ma sono sicuro che, se incontrassimo un malintenzionato, non si tirerebbe di certo indietro dal difendermi.
Non contano le dimensioni e l’attitudine del cane ma quanto è legato al padrone.

Infine, correre col cane è motivante ed allenante.

Non poteva mancare una componente agonistica. Quando comincerete ad andare a correre con il vostro cane avrete aggiunto un’altra ragione a non mollare e a non saltare i vostri allenamenti. Una volta abituato alla corsa serale sarà dura ignorare il suo sguardo quando vi vedrà ritornare dal lavoro. Quello sguardo che dice:”hey, ti ho aspettato tutto il giorno, adesso andiamo a correre vero?”
Oltre a ciò considerate che la corsa con guinzaglio in mano è leggermente più difficoltosa del normale. Richiede più impegno e lascia meno libertà.

Insomma, è anche allenante, che cosa si può volere di più?

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