Dopo aver parlato dei goal espliciti ed impliciti e dopo aver consigliato alcuni semplici modi per incrementare senza sforzo e pensieri l’attività atletica quotidiana, concludiamo questo breve trattato sulla Via della Consapevolezza vedendo come la tecnologia può aiutarci ad avere più coscienza di cosa mangiamo e quanto movimento facciamo. E di quanto dovremmo mangiare o dovremmo muoverci, anche.
Gli strumenti di misurazione.
Ormai tutti giriamo con un telefonino in tasca. I più avanzati (e oramai largamente diffusi) offrono anche la possibilità di utilizzare applicazioni che fanno al caso nostro: personal assistant del workout, allenatori virtuali, app dotate di GPS per il tracciamento dei nostri percorsi, contacalorie e quant’altro.
Considereremo per semplicità 2 sole categorie, indicando per ognuna una o più app scelte perché chi scrive le usa, ma non per altro. Tratteremo le singole app in maniera volutamente superficiale, senza entrare nel dettaglio, per non appesantire il discorso.
– La benzina
– Il motore
La benzina.
Forse sei già abituato a leggere sull’account twitter di RunLovers i twit con hashtag #knowyourcalories. L’intento è quello di consapevolizzare in maniera leggera su quante calorie abbiano gli alimenti più comuni. Spesso si fa confusione o non si conosce nemmeno bene la materia (mi conto fra gli ignoranti, almeno fino a qualche tempo fa), ma avere consapevolezza di quante calorie giornaliere dovremmo ingerire è alla base della nutrizione e quindi dell’alimentazione (carburante!) di un corpo che pratica attività sportiva.
La base è abbastanza semplice: avere un’età, un sesso, un’altezza e un peso. Questi sono i parametri che grossomodo definiscono il fabbisogno giornaliero di calorie. A cui si aggiunge ovviamente l’attività sportiva che fate (o non fate).
Una app che vi fornisce dati sulle calorie che necessitate secondo questi parametri (e con un database sterminato e che anche l’utente può arricchire) è MyNetDiary: la configurate e lei misura le calorie che ingerite divise per pasti o spuntini, calcolando se superate o meno la vostra soglia teorica giornaliera. Utile e semplice, vi fornisce un quadro chiaro e comprensibile della benzina di cui il vostro motore necessita. Calcola anche quanto bruciate andando in bici o camminando o correndo, a patto ovviamente che glielo diciate. È un diario quotidiano, utile quindi se si ha la pazienza di compilarlo con costanza. Può anche essere usato saltuariamente per consultarlo in merito alle calorie contenute in moltissimi alimenti e/o piatti.
Il motore.
Il vostro corpo brucia calorie, il vostro corpo vi fa muovere. Come una macchina, potete misurare l’attività che svolge. Gli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione sono fondamentalmente di due tipi: di rilevazione globale o specifica. Nella prima categoria consideriamo quelli (e relativi software) che misurano l’attività atletica, come Nike Fuelband e Technogym MyWellnessKey. Nella seconda quelli più specifici e relativi alla corsa, come le varie app per il tracciamento e il calcolo delle velocità medie/percorrenze e quant’altro, quali Runkeeper, Runtastic, Nike+, Adidas MiCoach, Endomondo ecc.
Il vantaggio dei primi è la semplicità di consultazione che garantiscono: sono infatti strumenti da indossare (un bracciale il Nike Fuelband, mentre la MyWellnessKey si aggancia alla cintura) che forniscono dati semplici come l’attività atletica svolta, i passi fatti, le calorie bruciate, in una semplice lettura effettuabile anche senza l’interfaccia del telefonino o del computer (entrambi sono dotati di display). In realtà si tratta di strumenti sofisticati che interfacciati con un computer forniscono un quadro più dettagliato del funzionamento del motore/corpo. Ma il loro punto di forza è di essere portatili, discreti e di fornire un feedback immediato sullo stato del corpo, nel dato momento. Premete un tasto e saprete quanta energia avete prodotto oggi (Fuel per Nike, Move per Technogym). Fissate un goal giornaliero e saprete in tempo reale quanto ci siete vicini o lontani. E’ un semplice modo per renderci consapevoli di quanto ci muoviamo ogni giorno e quindi di quanto bruciamo. Per fissare una soglia psicologica e cercare ogni giorno di eguagliarla o di superarla.
Le app più specifiche sono invece strumenti utilissimi per tenere traccia e memoria dei nostri progressi (o regressi) nella corsa: non entrando nel merito di ogni singola app, ci forniscono dati utili a capire il rendimento del nostro corpo in termini di velocità, distanze percorse, medie tenute ecc. Confrontano dati e forniscono grafici. Misurano insomma in termini numerici o grafici il nostro workout. Lo scopo è, ancora una volta, di renderci consapevoli del fatto che correre è un attività fisica, ma che anche altre sono le attività che comportano un dispendio di energie e che, soprattutto, acquisirne consapevolezza ci permette di migliorare o di essere consapevoli e partecipi nel praticarle.
Migliorarci non solo in termini di prestazioni fisiche, ma anche nella scelta banale di fare le scale invece di prendere l’ascensore, o di passeggiare invece che prendere la macchina.
Piccoli gesti che solo la pigrizia ci impedisce di fare, ma di cui il nostro corpo ci sarà grato. Perché ciò che non bruciamo alla fine lo indossiamo. E non è un bel vestito.
(Pic by Seán Venn from Flickr)
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