Le Evo Cursoris e Levitas di Mizuno sono ufficialmente le prime scarpe dell’azienda giapponese espressamente studiate per il barefoot running (anche se i suoi creatori, curiosamente, le definiscono specifiche per il “mid-foot striker”, ossia runner che corre di avampiede – ma ci sta).
Target: zero.
Mizuno non scende a compromessi e sembra non voler abituare gradualmente il proprio pubblico di numerosissimi appassionati (le Mizuno sono una delle marche più diffuse nel mondo del running, professionistico e amatoriale, ma soprattutto il primo) con modulate gradazioni di drop: alcuni propongono offerte intermedie (drop da 8 mm o da 4, per esempio): l’azienda giapponese scende drasticamente a 0.
E lo fa con una scarpa molto interessante e capace, almeno a giudicare dalle preview sin qui viste, di esprimere e perfezionare le caratteristiche fondamentali di una scarpa da barefoot o corsa naturale:
- Drop contenuto o nullo
- Punta larga che permette alle dita di allargarsi in fase di rilascio e spinta
- Ammortizzazione (cushioning) omogeneo (18 mm) e scolpitura della suola specie nella metà anteriore, dato che il tallone *non* deve appoggiare (o poco)
- Design minimal, mesh traspiranti, bellezza essenziale
In particolare Mizuno si è concentrata su una “frammentazione controllata” della parte anteriore della suola: scolpiture longitudinali e trasversali garantiscono un’elevata torsione in due direzioni, permettendo al piede di adattarsi ad una corsa naturale senza essere costretto in una scarpa che lo vincola. Il tallone è invece quasi liscio e solo ammortizzato, per attutire eventuali e quasi inevitabili atterraggi.
Barefoot in salsa Mizuno.
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