Con tutto il parlare di triathlon e di Ironman che abbiamo fatto nel 2012 a qualcuno forse sarà anche venuta voglia di provarci, e per questo Runlovers vi ha già preparato una tabellina facile facile per esordienti.
Ecco, con quella risolvete il problema di come fare, ma naturalmente serve anche un minimo di equipaggiamento. Bisogna attrezzarsi un pochino di più che per la sola corsa perciò proviamo a capire quali sono gli articoli di cui proprio non potete fare a meno e quelli dei quali invece potete rimandare serenamente l’acquisto. Ma andiamo in ordine di disciplina.
Nuoto
Non è un obbligo ma è estremamente saggio scegliere per la vostra prima gara nella triplice una distanza corta (sprint se non addirittura super sprint) e in acque chiuse (ovvero in piscina). Questo significa che non dovrete allenarvi in mare e non vi servirà la muta, da prendere magari in considerazione più avanti, ma che non potete fare a meno di un costume.
Per le donne ovviamente parliamo di un costume intero e possibilmente sobrio (niente svolazzi, ricami, o chincaglierie penzolanti che vi fanno molto carine ma in acqua hanno il difetto di generare una certa resistenza all’avanzamento) mentre per gli ometti si tratta di utilizzare un semplice slippino. Vietati pantaloncini di qualsiasi lunghezza e foggia. Come nel running il principio è semplicità e libertà.
L’altro oggetto indispensabile è l’occhialino da acqua. Ce ne sono di tutti i tipi ma la distinzione fondamentale è tra quelli morbidi, tradizionali con guarnizione, e gli “svedesi”, minimal e che si appiccicano al viso grazie all’effetto ventosa. Quale scegliere è solo una questione di comodità su base molto personale ma in linea di massima tenete presente che i primi sono piuttosto confortevoli ma un po’ meno “a tenuta stagna” e soggetti alla rottura mentre i secondi vi garantiscono una tenuta (e una durata) maggiore con lo scotto di una certa “durezza” da sopportare sul viso.
Sulla cuffia sorvoliamo essendo la tecnologia abbastanza standard, basta che non ne usiate una da doccia eh. Per allenarvi avrete bisogno anche di tavoletta (quella che vi consente di lavorare solo con le gambe) e pull boy (il galleggiante da mettere in mezzo alle gambe per esercitarvi solo di braccia) ma sono attrezzi che si trovano a disposizione gratuita in tutte le piscine. Ciò di cui invece potreste aver bisogno sono le palette, aggeggi di plastica (in pratica dei remi) da mettere sulle mani per abituarvi ad una maggiore resistenza durante la bracciata. Ne esistono di diverse dimensioni (small, medium, large) e ovviamente più grandi sono maggiore è la fatica che vi faranno fare. Se siete gracilini di spalle e braccia non esagerate con le dimensioni. Siete sempre in tempo ad aumentarle in seguito.
Bici
Senza entrare in dettagli troppo tecnici è bene tenere presente che non è necessario dotarsi dell’ultimissimo, e costosissimo, modello magari tutto in fibra di carbonio.
Spesso nei garage e nelle cantine si trovano bici da corsa che sebbene un po’ antiquate fanno ancora il loro dovere in modo egregio. Con una bella revisionata a gruppo cambio, freni e la sostituzione di copertoncini e camere d’aria (o ancora meglio con l’adozione dei tubolari) sarete più che pronti a prendere il via in gara.
Se invece siete intenzionati a dotarvi di una due ruote nuova…beh in realtà la scelta migliore potrebbe essere di non comprarla nuova. Esistono infatti molte occasioni sull’usato che già con cifre intorno ai 1200\1500 euro vi metteranno in groppa a mezzi molto sofisticati. Se pensate di stare molto sotto questa cifra probabilmente non vi porterete a casa un oggetto di grande qualità. Naturalmente poi le situazioni vanno valutate nello specifico caso per caso.
Stesso discorso per il nuovo dove in conto dovete mettere una spesa di almeno 2000 euro. Ovviamente esistono entry level molto più a buon mercato ma probabilmente dopo qualche mese avrete voglia di appoggiare il sedere su qualcosa di meglio. Fate bene i vostri conti prima di andare al risparmio e poi pentirvene.
Ovviamente stiamo parlando di bici da corsa tradizionali a cui eventualmente è possibile applicare le prolunghe aerodinamiche (aerobar) nel caso in cui prendiate parte a gare no draft (a scia vietata, dove non si può pedalare in gruppo). Esiste poi una categoria di bici da “cronometro” (Time Trial in inglese) che ha manubri e prolunghe specifiche e che sono assolutamente vietate nelle gare classiche a scia permessa (la maggior parte in Italia). Queste ultime vengono utilizzate per gare lunghe (le 70.3 o le full Ironman) e sono attrezzi estremamente tecnici e specialistici (oltre che parecchio costosi)
Per quanto riguarda gli accessori imprescindibile è il casco (non si esce senza, mai) ed essenziali sono gli attacchi a sgancio con relative scarpette. Ogni altra calzatura o sistema non permette di eseguire una pedalata rotonda, ovvero di esercitare forza anche nella fase di risalita del pedale. Non ci vuole molto per prendere confidenza con i pedali a sgancio, in breve diventa un gesto naturale. Se dovete comprare delle scarpe da bici nuove tanto vale che chiedete il modello da triathlon, solitamente con due o addirittura una sola fascettina a velcro per la chiusura, che si apre verso l’esterno (per non incastrarsi nei movimenti) e che ha un anellino sul posteriore per permettere di fissare l’elastico e lasciarle attaccate ai pedali velocizzando la transizione acqua – bici.
Riguardo all’abbigliamento c’è da sbizzarrirsi e molto dipende dalla stagione e dalla temperatura. Tra i capi a cui non si può rinunciare c’è comunque l’antivento, importantissimo anche d’estate per proteggersi dai colpi d’aria in discesa.
Corsa
C’è poco da dire, Runlovers è pieno di suggerimenti sull’argomento!
E in gara? Nella prossima puntata vi sveleremo trucchi e vi daremo consigli sul come affrontare i cambi: siete bellissimi ma non vorrete mica correre con gli slip da nuoto eh!
(Pic by Michael Lokner from Flickr)