Per gli appassionati di Triathlon, Kona è un luogo speciale. A Kona, sulla cosidetta Big Island delle Hawaii, si corre infatti l’Ironman World Championship, gara che assegna il titolo di campione del mondo e allo stesso tempo celebra l’unicità della specialità più lunga, massacrante e leggendaria di questa disciplina.
Leggendaria perché l’Ironman (ricordiamo 3,8 km a nuoto, 180 Km in bicicletta e 42,195m a piedi) nacque proprio qui nel 1977 (prima gara disputata nel febbraio del 1978, 15 atleti al via). Doveva essere la prova definitiva su quale fosse lo sport capace di formare gli atleti più forti (di ferro, appunto) tra nuotatori, ciclisti e runner, e invece è diventato uno sport a sé stante dotato di una propria fortissima personalità.
Per comprenderla non bisogna pensare ad una gara divisa in tre frazioni ma ad una sola lunghissima e continuativa volata verso il traguardo in cui lo sforzo va gestito in modo uniforme pena lo schianto contro il famoso “muro” che gli atleti di endurance ben conoscono.
Migliaia di triatleti si tuffano e corrono in bici e a piedi nella baia di Kona per chiudere 8 ore e 140 miglia più tardi la loro fatica. 8 ore nel caso dei professionisti perché tra gli amatori (cosidetti age group) qualcuno arriva solo qualche secondo prima della chiusura della gara, strisciando sulle braccia e senza più un grammo di glucosio in corpo.
E’ questo l’immenso e inspiegabile fascino di questa gara, per la quale ogni anno migliaia di persone in tutto il mondo affrontano enormi sacrifici, ritagliandosi lo spazio per gli allenamenti tra lavoro e famiglia, prima per qualificarsi (forse è la parte più difficile) e poi per chiudere in tempo la gara della vita, lottando contro il caldo e l’umidità dell’isola dove il vento può arrivare anche a 45 miglia orarie rendendo la frazione in bicicletta attraverso i lava fields un vero e proprio inferno.
Ma l’Ironman è anche l’unica competizione al mondo in cui il tifo al traguardo vale per il primo come per l’ultimissimo classificato, e a volte anche per chi arriva fuori tempo. E’ l’unica gara in cui il primo classificato aspetta l’ultimo per incoronarlo con i fiori delle Hawaii dicendogli “you are an Ironman my friend”.