Chi corre il 1° dell’anno corre tutto l’anno. E chi non corre?

 

Facciamo il punto.

Come al solito mi prendo i miei tempi e cioè “con la calma” mi fermo, oggi, per fare il punto su questo inizio anno.
Ormai non vale la pena di stare a rimuginare sul 2012 appena conclusosi e a cui abbiamo già fatto “ciao” con la manina nel migliore dei casi, o nel peggiore, mandato a quel paese.
L’inizio anno equivale sempre a un carico di aspettative per ciò che verrà, spesso cercando di leggere nelle stelle confortanti messaggi di buon auspicio e che ci facciano almeno sperare in: “Ok, non potrà essere un anno di merda come quello appena passato!”
Per dire, ho amici che si spuntano mano a mano tutti i guru astrologici: Branko, Fox, Pesatori, Othelma, Frate Indovino, vostra nonna (non lo so, magari è saggia e astrologa pure lei e la consultano all’occorenza).
Fatta la spunta si passa ai fatidici … (sento voci che stanno pensando: “No, non li nominare!”) … sì, loro, i maledettissimi … Buoni propositi.

Buoni propositi? Ma anche no!

Questi buoni propositi di norma si possono raggruppare in sfere che toccano la nostra vita di tutti i giorni, dall’immancabile: “Diventerò un/a figurino/a, quindi mi metto a dieta rigidissimissima, (subito dopo il 6 di gennaio, ovvio)” al: “Inizierò a fare attività fisica: mi iscrivo in palestra/faccio un corso di Zumba/full contact/…” insomma  qui si apre un ampio ventaglio, ma ognuno se lo tenga per sè, così ci lasciamo un po’ di suspense.
Ci sono poi anche propositi molto più di spessore, come dedicare più tempo alla propria famiglia, ai propri figli, oppure decidere di valorizzare alcuni rapporti. Anche qui non scendiamo troppo in profondità.
Quello che volevo dirvi è che in realtà la storia dei propositi non è proprio utilissima (e giusto oggi ho letto di qualcuno che la pensa come me). Sicuramente il 1 gennaio del 2012 ho buttato là qualche idea per dare un senso al mio 2012, ma se me la chiedeste ora non me la ricordo. Ricordo solo che il 1° gennaio 2012 sono andata a letto alle 8 di mattina, mi sono svegliata alle 15.00 e in pieno jet lag sono andata a correre. La corsa più strepitosa fino ad allora su un percorso a me caro. (Da lì si narrano leggende sull’effetto dello spumante nella corsa, ma sono leggende, appunto).
Quest’anno ho replicato, sono andata a correre, sul tardi. E pensavo che non era tanto importante dire “mi impegno a”, ma quello che mi bastava era poter pensare a qualcosa di concreto da raggiungere. Concreto nel senso di “materiale” ma anche “alla portata”.

E allora cosa si fa?

Il 2013, per quanto mi riguarda, deve essere contrassegnato con delle tacche da raggiungere (sì, tipo il metro con cui si misurano i bambini sul muro). Ho pensato che nel mio caso, gioco forza, sarà facile da un certo punto di vista, perchè mi porrò sicuramente nuovi traguardi sportivi da raggiungere; ma dall’altra vorrei potermi sfidare su qualcosa di completamente opposto, ovvero: non rompere in continuazione le palle parlando sempre di corsa. Non sarà facile, lo so, ma almeno ci si prova.
Sono davvero entusiasta di leggere o di sentire conversazioni tra gente completamente insospettabile, di volere tagliare allo stesso modo dei traguardi seppur su distanze diverse. 5km, 10km, mezze maratone, gare di triathlon … non importa la distanza. Quello che conta è avere un traguardo. Non importa il tempo, il tempo ce lo si dà quando si decide di fare sul serio. E a chi invece sta facendo già sul serio e ci legge, grandioso, polverizzate tutti i vostri PB. E condividetelo anche con noi. Perché in fondo, qualsiasi sia il traguardo, è l’impegno per arrivarci che dà un senso a tutto non il traguardo in sè.
E invece, chi non corre? Ecco, a voi che non correte e che magari non ci pensate proprio “manco pe’ sogno”, sappiate che siete un’altra delle mie, anzi delle “nostre” tacche. Intendo di noi Run Lovers.
Perché anche voi che forse nemmeno ci leggete, e forse forse ci guardate anche con occhio storto quando ci vedete passare in braghette sotto la pioggia, sotto la neve, con qualsiasi condizione meteo. Voi, a cui la mandibola scende ogni volta che vi raccontiamo di quanti chilometri ci spariamo e alle ore più improbabili in cui lo facciamo; che pensate che la corsa sia l’attività n° 1 al mondo nella classifica delle “pallosità”.

Ecco sì, proprio voi siete uno degli obiettivi più “luminosi” di questo 2013.

Quindi, semplicemente, preparatevi ;)

(Photo from Flickr by Maida Marrocchella – http://www.flickr.com/photos/maidanikon)

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