Come molte discipline anche la corsa non è esente da falsi miti.
Andiamo dunque a sviscerare i più comuni tra i falsi miti relativi alla nostra attività preferita.
La lunghezza della maratona
Come spesso abbiamo detto, la maratona è una lunghezza standard. Ogni maratona misura esattamente 42 km e 195 metri. Ma perchè? Uno dei falsi miti più diffusi è che questa sia la distanza che separava le città di Maratona e di Atene. Distanza che, la leggenda narra, Filippide percorse per portare la notizia della guerra percorrendo così la prima maratona della storia.
In realtà la distanza tra le due città è diversa e dipende dalle strade che si percorrono.
I 42 km e 195 metri sono quelli percorsi nella maratona olimpica di Londra nel 1908 e tenuta successivamente come distanza ufficiale per questa corsa.
Per dimagrire si deve correre a bassa velocità
Purtroppo questa convinzione, ancora piuttosto diffusa, è falsa. Correre a bassa intensità spinge il nostro corpo a bruciare i grassi. Questo è vero. I grassi però vengono rimpiazzati dai carboidrati che non vengono bruciati con attività poco intense. Pertanto, correre a bassa intensità va bene ma solo se ci si da una bella regolata con la dieta, altrimenti serve a poco.
Abebe Bikila a piedi nudi
Abebe Bikila, uno dei più famosi maratoneti della storia, vinse le olimpiadi di Roma del 1960 e di Tokyo nel 1964. E’ famoso perchè a Roma tagliò il traguardo a piedi nudi tanto che, per molti anni, si pensò che corresse solo in quel modo. In realtà Bikila correva anche con le scarpe, lo fece per esempio a Tokyo nel ’64, ma, nell’edizione di Roma, le scarpe fornitegli risultavano essere troppo strette e così l’Etiope decise di correre la gara a piedi scalzi.
Sudare aiuta a dimagrire
Anche questo è un falso mito. Sudare, infatti, aiuta a perdere liquidi. Si eliminano scorie e tossine, questo si, ma il peso perso con la sudorazione viene ben presto recuperato. Basta bere qualche bicchiere d’acqua e la bilancia sorriderà già di meno.
Corrici sopra che poi passa
Molto spesso, all’insorgere di un qualche dolore, ci si sente rivolgere questo consiglio. Beh, diciamo che è meglio farci attenzione. Insistere su una condizione di dolore non per forza può risultare salutare, anzi. Un piccolo segnale, se trascurato, può diventare un infortunio grave.
I kenyani corrono forte…perchè fuggono dai leoni
Vabbeh, siamo nel 2013 e spero sia stata già da tempo sfatata questa panzana. Ad ogni modo, a chi si chiedesse come mai i Kenyani vadano così forte la risposta è: Non ne ho idea!
No, in realtà un’idea ce l’ho: Gli abitanti di quelle zone vivono in una condizione che presenta due aspetti particolati: 1 alta quota 2 assenza di mezzi di trasporto. Di conseguenza, fin da piccoli, fanno un sacco di km sulle loro gambe allenandosi ad alta quota.
Ecco, poi magari si scoprirà che la ragione è tutta un’altra ma questa è la mia teoria. Vi piace?
Martino Pietropoli è lento
Anche questo è un falso mito. La realtà è che sbaglia la musica che ascolta mentre corre. Martino….Cindy Lauper?!?!