Il limite e l’unicorno rosa

C’è un limite, un equilibrio mentale da mantenere, un confine tra la passione e la presunzione che va preservato. Il limite è quel momento in cui dici: “no, oggi non corro!”. Un limite, personalissimo, oltre il quale l’allenamento salta.

Certo, più siamo motivati e maggiormente saremo stimolati a sbattercene serenamente di (in ordine sparso): meteo, condizioni fisiche, orari e impegni. Più siete motivati e più avrete il mio profondo rispetto perché – in fondo – la motivazione è anche quella sensazione di passionale disciplina che ci porta a vestirci con improbabili tutine e uscire alle 6 del mattino, con le cuffie alle orecchie, a salutare il mondo che si muove sonnolento e reagisce sorridendo alla nostra necessità di endorfine.

Esiste quindi un limite oggettivo? Sì: la salute. Se hai la bronchite, non devi correre. Se le condizioni meteo sono eccessivamente proibitive, rimani al caldo. Se hai la febbre, stattene a casa. Se hai dormito 3 ore e hai di fronte una giornata lavorativa, usa il tempo che avresti corso per dormire un po’ di più e rimanda a domani. Non ci sarà alcuna turbativa al continuum spazio-temporale se per una volta non esci a correre. Te lo garantisco.

L’unicorno rosa

Esiste poi il limite che bisogna superare e, nell’abbatterlo, il nostro equilibrio mentale ne guadagna, il nostro fisico migliora e – soprattutto – il grigio della giornata esplode in un favoloso arcobaleno disegnato da un unicorno rosa.

Come faccio a catturare il mitico animale per fargli tracciare la curva iridescente nel mio cielo?

Mi alzo dal divano / esco anche se fa troppo freddo / ho avuto una giornata pesante e ci corro sopra / metto le scarpette anche se fuori piove / mi alzo al mattino così presto che non incontro nemmeno i netturbini / sfido la neve / sono triste e mi viene da piangere ma correndo le lacrime sembreranno sudore / corro perché ho un obiettivo e non voglio mancarlo / è l’unico momento in cui posso stare da solo… La motivazione può cambiare, il risultato no. In fondo, nel momento in cui corro ho in mano la mia vita. E ‘fanculo a tutto il resto.

Questa è la mia ricetta. Se avete delle aggiunte da fare, siete i benvenuti e qui sotto c’è spazio per tutti. Per le critiche invece, rivolgetevi pure al signor Malaussène.

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3 Commenti

  1. Grande!
    Ok ha smesso di piovere, è uscito il sole, ho decisamente esagerato con la torta che ha portato il mio collega e anche se mi viene male al pensiero di dovermi lavare di nuovo (dopo ieri) la mia immane e informe (ancora per poco – parrucchiere santo subito) massa di capelli alle 18 andrò a correre!

  2. Corro per sentirmi meglio, corro perché anche se vado piano mi sento più forte, corro perché il mondo va troppo in fretta e non voglio restare indietro…… se se incontro l’unicorno rosa vediamo se riesco a prenderlo :-)

  3. Grazie ai tuoi consigli ho imparato ad alzarmi alle 4,29 e con gran fatica uscire alle 5 a correre fino alle 6, per essere pronta alle 7 ad inforcare la bicicletta e andare al lavoro che comincio alle 8, non sempre però la testa riesce a convincere il corpo, in questi casi rimango tutto il giorno con il rammarico di non aver corso. Comunque non è semplice specialmete se devi anche “mangiare sano” …. comunque mi stò impegnado
    Grazie Runlovers per tutti i tuoi consigli e le bellissime storie
    Ciao

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