Per (quasi) tutti le vacanze sono finite e avrai corso nei posti più belli del mondo, come noi. È una situazione molto triste, proprio adesso che avevi ripreso a correre con regolarità e iniziavi a vedere i primi risultati, gli impegni quotidiani rischiano di toglierti il piacere della corsa. In realtà – o almeno per me lo è – ogni volta che corri sei in vacanza: minuti (ore) in serenità, lontano dagli impegni, dalle seccature e dalla routine.
Personalmente detesto l’estremismo – che a volte sfocia nel talebanesimo – del running ma, in fondo, tutti noi che corriamo siamo parte di una congrega di eletti (qui puoi ridere, sì, sto leggendo letteratura medievale: era inevitabile arrivare a questo) con sei regole ferree da rispettare per continuare a vivere in vacanza, almeno per alcuni momenti in una giornata (non preoccuparti, non c’è nessuna limitazione al sesso: in quello i runner sono bravissimi).
1. Organizzazione, organizzazione, organizzazione
È l’elemento principale per ricavarti il tuo spazio per correre. Organizza i tuoi impegni, ricorda sempre in anticipo cosa succederà dopo, evita gli imprevisti. Anche solo preparare la sera l’abbigliamento da running che userai al mattino è importante. Ridurre i tempi morti fa guadagnare moltissimo tempo. Per correre, perché sennò? Si tratta di trovare da 1 a 2 ore al giorno: dai, “si può fare!” (Ciao Mel!).
2. Non farti spaventare dal meteo o dalle pause forzate

Andiamo verso la brutta stagione, questo è un fatto. Ma è un problema? Non credo proprio: esistono primi, secondi e terzi strati che potrebbero proteggerti da tempeste siberiane e noi abbiamo la fortuna di non vivere in Siberia. Essere coperti adeguatamente è la chiave per sconfiggere il meteo avverso e quando dico “adeguatamente” non intendo pellicce, piumini o cose strane ma “la giusta misura“.
Probabilmente la filosofia dell'”chissenefrega” è la più utile. «Caspita, piove!» – «chissenefrega». «C’è aria di pioggia» – «chissenefrega». «Fuori sembra di essere in The day after tomorrow» – «… ok, forse in questo caso è meglio non uscire!» ;)
E se siamo costretti a qualche pausa forzata dovuta a impegni o a qualche malattia stagionale, non crucciamoci! Poi si ricomincia. C’è chi rientra dopo pause per infortuni molto gravi, ricomincia da zero e poi va più forte di prima (ciao Anne!!! <3).
3. Cerca dei “compagni di corse”
È meraviglioso correre da soli ma correre in compagnia è terribilmente utile quando ti manca lo stimolo: se hai preso impegni con qualcuno magari sarà più faticoso scendere in strada ma poi non te ne pentirai. Personalmente sono convinto che – una volta alla settimana – la corsa in compagnia, la noia si porta via. Se avete la fortuna di poter fare delle sessioni di allenamento al campo di atletica, quello è un buon momento per essere in compagnia: correre lì può fare un po’ l'”effetto criceto”.
4. Smettila di controllare passo e tempo (e poi lavora con gli allunghi)
È molto importante allenarsi seguendo i propri parametri (battito, passo, tempo, distanza) ma alla lunga può rendere schiavi. “Oggesù, oggi sono andato più lento di 4 secondi al chilometro. Tragedia! Disperazione!”. Ma anche “chissenefrega” (di nuovo).
Una volta alla settimana, ogni tanto, quando ti senti particolarmente stressato, esci senza cardio/crono/GPS. Corri per il solo, unico, meraviglioso piacere di “correre e basta”.
Il nostro amico “cardio/crono/GPS” usiamolo per allunghi, ripetute e fartlek. Sono importantissimi perché forniscono la “qualità” all’allenamento, diversamente dai lunghi che danno soprattutto “quantità”. Almeno una volta alla settimana il lavoro sulla velocità fa molto, molto bene.
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5. Dieta e sonno regolari
L’alimentazione è importantissima, sempre, anche se non sei un runner professionista. Ciò non significa che devi aderire alla regola francescana ma semplicemente essere consapevole di come funziona il tuo organismo e sapere cosa mangiare prima della corsa e dopo, ricordando di bere sempre tanta acqua (che oltretutto aiuta a dimagrire).
E il sonno. È importante tanto quanto dieta e allenamento. Anzi, per certi versi, anche il sonno è allenamento: permette ai tessuti di rigenerarsi e ci mette nelle condizioni di vivere la corsa al meglio delle nostre capacità. Hai mai provato a correre 10 km dopo aver dormito 3 ore? Non è una bella esperienza, no no no (disse lui scuotendo il capo colpevolmente costernato).
6. Ricorda cosa significa correre

Questa è la regola più importante. Ricorda quando bene stai mentre corri, dopo aver corso. La sensazione di soddisfatto benessere. L’impressione che i problemi siano un po’ più piccoli. Perché correre ci fa tornare tutti bambini (ma di questo ne riparleremo).
(l’immagine principale è tratta dal telefilm Lasko, prodotta da RTL DE)