L’alimentazione nei Trail

Ricordo che una volta stavo guardando una corsa ciclistica alla TV. Credo fosse la tappa di un giro d’Italia o qualcosa del genere. In quella tappa i ciclisti dovevano affrontare numerose salite. Ricordo che, ad un certo punto, uno dei corridori letteralmente si piantò. Le forze gli vennero meno e non riuscì più a proseguire se non ad un ritmo veramente lentissimo. Il commentatore sottolineò la vicenda dicendo che il malcapitato era andato in crisi di fame. Aveva cioè sottovalutato l’aspetto alimentare arrivando a terminare le energie prima che la salita fosse finita. All’epoca ancora non correvo ma la cosa mi impressionò tanto che la ricordo ancora oggi.
Tutto bello ma noi parliamo di corsa…
Ecco, che cosa c’entra questo con la corsa ? A dire il vero molto poco. Per ora. Anni dopo infatti cominciai ad approcciare il mondo del running. Col tempo imparai a gestire l’aspetto alimentare ed altre faccende più o meno tecniche. Ma non arrivai mai a provare la crisi di fame di cui ho narrato poco fa. Nemmeno in una maratona.
Finalmente, un bel giorno, mi cimentai con un trail ed ecco che li, in una gara di 40 km, provai sulla mia pelle quanto accaduto al ciclista di cui sopra. Andai anche io in crisi di fame e mi piantai.

Il trail è una storia a parte

Il fatto è che nei trail le energie che si spendono in salita sono nettamente superiori a quelle che si consumano in una comune gara su strada sostanzialmente piana. Ma la figata dei trail è che fortunatamente i ritmi che si tengono, per i runner comuni e non per i super eroi, sono meno tirati delle corse su strada. Questo consente di poter rimediare ad eventuali crisi di fame fermandosi e alimentandosi senza con questo compromettere la propria prestazione. Ammesso che l’obiettivo sia diverso dal semplice portare a termine la gara.

I ristori, quelli veri

Qui viene la seconda figata dei trail. I ristori. Ai ristori di questo genere di manifestazione è comune trovare ogni ben di dio. Bevande energetiche, bevande zuccherate e, in certi casi, Birra. Passando poi alla parte solida che solitamente comprende: frutta secca, zucchero, frutta fresca, biscotti, cioccolato, panini di vario tipo, affettati, formaggi e, solitamente nei trail più lunghi e tosti, la Minestra! Insomma, volendo ci si può fermare a banchettare e della gara ci si scorda per qualche minuto. Che male non fa. La cosa fondamentale è ripartire con calma, se ci si è riempiti la pancia partire a razzo potrebbe essere controproducente.

Il viaggio nel viaggio

Insomma, l’alimentazione nei trail è estremamente importante e consente un doppio vantaggio: renderete meglio e vi permetterà di affrontare un viaggio gastronomico all’interno della vostra corsa.

(Pic by wallpapershi.net)

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