Migidio corre da te!

Due ospiti d’eccezione oggi sui vostri schermi: Migidio Bourifa, campione italiano 2012 di Maratona, e i prodotti X-Bionic.

Perché quest’accoppiata? Innanzitutto perché Migidio è un uomo X-Bionic (che contribuisce a test e sviluppo dei prodotti) ma soprattutto perché ci siamo chiesti quale fosse il modo più facile per spiegarvi i prodotti X-Bionic.

Il tutto è nato durante una visita all’azienda di Asola che produce questo abbigliamento così particolare e tecnologicamente innovativo. Quando ci hanno spiegato quali sono i principi tecnologici che stanno alla base del loro abbigliamento – ovviamente alla nostra domanda su perché i loro prodotti costassero così tanto – la risposta ci ha affascinato.

Motivati da filati di altissima qualità, processi produttivi estremamente innovativi (sono prodotti seamless: un unico pezzo privo di cuciture) e una ricerca continua su compressione graduale, bilanciamento termico e linea; i prodotti X-Bionic non si possono paragonare agli altri presenti nel mercato.

Il sudore per raffreddare e l’aria calda per isolare

Come in tutti i prodotti innovativi  – abbiamo parlato delle Nike Flyknit qualche giorno fa – anche in questo caso si parte sempre da un presupposto nuovo, non volendo migliorare quanto già c’è nel mercato. In questo caso si parla di sudore: l’abbigliamento tecnico è fatto per espellerlo tutto, quello X-Bionic ne trattiene una parte per utilizzarlo come refrigerante. L’abbigliamento X-Bionic utilizza infatti delle lavorazioni tridimensionali che formano canali e camere d’aria isolanti tra pelle e tessuto per ottimizzare la temperatura della nostra pelle. Sia in estate che in inverno.

Volente un esempio più facile? Pensate a un tetto ventilato che usa l’aria come isolante termico. Il principio è lo stesso: trattenere aria calda prodotta dalla sudorazione in inverno e raffreddare il sudore sotto forma di vapore acqueo trattenuto tra tessuto e pelle in estate. Risultato? Caldo d’inverno, fresco d’estate.

In aggiunta, alcuni prodotti hanno un sistema di compressione graduale che favorisce la circolazione e lo smaltimento delle tossine. Da uno studio del CeRiSM (Centro di Ricerca Sport Montagna e Salute) presso l’Università di Verona è stato infatti accertato che questa tecnologia X-Bionic permette un risparmio energetico e migliora la prestazione nelle lunghe distanze.

Chiudiamo con i filati. Oltre a essere di altissima qualità, hanno una caratteristica molto particolare: non è necessario lavarli al termine di ogni seduta di allenamento. Ok, detto in parole più semplici: non puzzano! Grazie al brevetto Skin NODOR®: un nano-filamento clima-attivo che incorpora un ingrediente inorganico e antimicrobico al suo interno.

L’abbiamo sperimentato sulla nostra pelle (e siamo personcine che tengono molto all’igiene personale, ve lo garantiamo).

Meglio la qualità o la quantità?

Il prezzo di acquisto di un prodotto X-Bionic è certamente nella fascia alta di prezzo. In realtà la considerazione da fare è un’altra: preferite avere due maglie tradizionali (made in China) o una t-shirt X-Bionic? Cioè, è meglio la qualità o la quantità?

I nostri Anne, Matteo e Giacomo stanno già testando questi prodotti e tra qualche giorno vi racconteranno tutto.

 

I prodotti di cui parla Migidio in questo video sono:

Calze: X-Socks Marathon (vai alla scheda dettagliata)
Pantaloni: X-Bionic Running Pants RT 2.1 (vai alla scheda dettagliata)
Maglia: X-Bionic Speed Shirt RT 2.2 (con Turtleneck) (dettagli)
Giacca Antivento: X-Bionic SphereWind AE 2.1 Vest (dettagli)

Trovate tutte le informazioni nei siti X-Bionic.it e X-Socks.com

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