Nike Air Pegasus+ 30 Shield: fatti un po’ vedere

Quando chiedevi a un concessionario Rolls Royce quanti cavalli avesse una delle loro macchine – si dice – quello ti rispondeva gentilmente “Quanti bastano”.
Nike non ha cavalli – quelli ce li metti tu – ma quando corri con delle Nike non stai tanto a chiederti che drop hanno e che mescola hanno usato per la suola e se la tomaia è seamless o se il supporto o se sì o se no. Ci corri e basta.

L’esperienza, prima della tecnologia

Jony Ive – il mitico designer di moltissimi prodotti Apple – dice che è facile e riduttivo parlare di computer riferendosi ai soli numeri: è ovvio che un processore che va veloce il doppio di un altro è meglio. È l’esperienza che conta, è la sensazione che un oggetto ti trasmette quello che lo rende unico.
Le Nike Pegasus sono giunte alla 30esima reincarnazione: la Pegasus 30 sarà meglio della 1, ma anche della 29, ma non ci interessa. Interessa invece mettersi delle scarpe ai piedi e starci bene. E correrci bene. E camminarci bene. Guardarle assieme alle altre scarpe che hai e pensare “Oggi metto queste”.

Per esempio, io corro prevalentemente con scarpe barefoot/natural. Le Pegasus non sono scarpe natural. Sono scarpe tradizionali, da runner neutro (quindi senza supporto anti-pronazione) e che soprattutto corre sul tallone. Eppure mi piace correrci. È un’esperienza soggettiva, come soggettivi sono i piedi di ognuno di noi. Correndoci di avampiede che il supporto sia così o colà, che il tallone sia ammortizzato o meno non mi interessa. Mi interessa invece che l’avampiede lo sia e le Pegasus hanno una buona, ottima, piacevole ammortizzazione proprio sull’avampiede. Come mi piace, oh sì.

Drop? EVA? Eh?

Cosa mi piace di queste scarpe?

Quello che non si vede

C’è molta tecnologia nelle Pegasus, ma chi se ne cura. Mi piace che non ci penso. Non penso all’unità Zoom nel tallone o all’intersuola in qualche mescola aerospaziale. Non penso a niente: corro.

Quello che si vede

Mi piace vedermele ai piedi. Quando corro o quando ci cammino. Con un paio di jeans, anche. Come ci stanno bene. E poi quando le illumini con un flash o una luce forte cosa succede? Si accendono! La tomaia è costituita da due strati visibili: uno sottostante in un tessuto altamente riflettente e uno superiore con trattamento camu: le vedi “spente” e sono scarpe d’un verde militare, le vedi “accese” e il tessuto riflettente (e impermeabile) si attiva e rende i tuoi piedi supervisibili. E la macchina che ti sta per investire non lo farà più. Sì, perché le Pegasus hanno ricevuto il trattamento “Flash Pack“: una declinazione dell’inverno 2014 che propone capi e scarpe altamente riflettenti per la corsa di notte e anche caldi e impermeabili. E sai bene quanto sia importante essere ben visibili col buio.

Senti un po’.

Le Pegasus non hanno una punta ampia (non sono natural e non vogliono esserlo) eppure il piede e le dita ci stanno benissimo dentro (magari comprale di un mezzo numero in più). Non hanno un drop ridotto (è di 12 mm)  eppure ci corri benissimo di avampiede (perché sono comode proprio lì e ti ci spingono). Sono come quei tipi che non penseresti possano fare proprio quella cosa e invece la fanno, e pure benissimo. La tomaia è avvolgente, il piede è ben fasciato ma non costretto, il fit è perfetto. Sono delle scarpe con cui macinarci centinaia e centinaia di chilometri. Flessibili, comode eppure non lente, per niente. Non sono di certo scarpe da velocità, esattamente come le Rolls Royce, esattamente come i computer Apple: ce ne sono di più veloci, ma chissenefrega della velocità: con loro ci vuoi andare lontano, mica veloce. O non solo: te le vuoi vedere ai piedi, i tuoi amati piedi.

Popolare, non a caso.

Le Pegasus sono una delle Nike da running più popolari (infatti sono giunte alla 30esima versione) e non è un caso: sono scarpe adatte a molti piedi: a chi corre i suoi primi chilometri, a chi ne ha già fatti moltissimi e le usa come compagne da lunghi lunghissimi e anche – sorpresa – a chi corre barefoot/minimal e vuole una scarpa ben ammortizzata nell’avampiede.
La Shield con cui ho corso è la versione invernale: impermeabile e, come già detto, riflettente e adatta alle corse al buio. Si tratta insomma di una versione più calda, da riservare alle run nei giorni più rigidi. È disponibile sia per uomo che per donna, al prezzo di 120€.

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