Pazzi per le scarpe

Una passione accomuna uomini e donne: quella per i motori? No. Per il calcio? Nahhh. L’amore? Ehi, siamo seri: stiamo parlando di uomini.

Scarpa ti amo.

Le cravatte non si usano ormai più. Le cinture sì vabbè, ma non danno molte soddisfazioni. Poi restano gli occhiali (ma bisogna che ti manchi un po’ di vista per portarli e non fare la figura del fenomeno) e solo un altro accessorio capace di rendere irrazionale un uomo: le scarpe.
Le donne reagiscono alle scarpe così:

e gli uomini… esattamente nello stesso modo. Magari senza urlare, ok.

Un posto per ogni scarpa, ogni scarpa al suo posto.

Ebbene, confessiamolo: abbiamo più di una scarpa da running. Non dico che le abbiniamo al completo che oggi indossiamo, no. Le scegliamo perché corriamo barefoot, oppure ammortizzato. Oppure perché dobbiamo fare un lungo.

Ok.
Le scegliamo perché stanno bene con quel pantaloncino nero e per la maglietta fluo, è vero.

E di fronte alla scarpiera mettiamo l’indice sulle labbra e le scansioniamo dall’alto in basso, da destra a sinistra, da sinistra a destra e dal basso verso l’alto. Pensando “Mmmm cosa mi metto oggi?” e guardando che colore di pantaloncini abbiamo messo. E che maglietta. Come se non lo sapessimo già benissimo.
E com’è la nostra scarpiera? Beh, circa come quella di Carrie. Circa, nella fantasia almeno:

Quella sensazione.

Comprare e indossare un paio di scarpe nuove, indipendentemente dall’età che hai –  dà sempre la stessa sensazione: di essere il più figo di tutti. Inoltre solo la scarpa concede agli uomini una certa eccentricità. Anzi, solo la scarpa da running.

“Ehi, ma ha le scarpe giallo fosforescente!”  
“Ehi amico: sono da running, non vedi?”
“Ah, giusto. Allora è ok.”

Se indossi la scarpa da running non temi niente: è da running, puoi portarla ovunque e sei sempre ok. Casino e teatro a parte, s’intende. (Anche in chiesa! In chiesa sono più avanti!)

Quando la provi percepisci quella sensazione così precisa: è lei la tua scarpa. Siete fatti l’uno per l’altra. Sei Cenerentola con la sua scarpetta, dai. E la amerai e la tratterai sempre bene, pulendola con cura e pazienza.

E se si sporcheranno o se – peggio! – oseranno sporcartele, andrà pressapoco così:

La forma dell’acqua.

L’acqua non ha forma: prende quella del recipiente che la contiene. La scarpa ha una forma ma – magia! – prende quella del tuo piede. Diventa il calco di una parte del tuo corpo. Cosa c’è di più personale? Puoi regalare o prestare un vestito, ma una scarpa no: la scarpa è solo tua e lo sarà per sempre. La amerai per sempre e piangerai lacrime amare quando sarà irrimediabilmente sfasciata, dopo migliaia di km.
Nel frattempo però puoi indossarla e canticchiare con Paolo Nutini:

Metto le mie scarpe nuove e improvvisamente tutto sembra perfetto,
metto le mie scarpe nuove e tutti mi sorridono.
Non ho bisogno di scuse per mettere le mie scarpe nuove. 

(Foto da Sneakerpedia.com)

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