È poco serio fare una recensione di un prodotto non parlando di mescole, aspetti tecnici, drop, mesh ecc.? Chissenefrega, questo è RunLovers.
Mentre pensavo a cosa potevo dire di queste Mizuno Hitogami avevo in testa un solo pensiero dominante, un ritornello: “Mi piacciono, ci corro forte, quando andiamo a correre? Andiamo a correre? Dai”.
Amicizia a prima vista
Si può parlare delle Hitogami anche a memoria: per la sensazione (stupenda) che ti lasciano mentre ci corri. E soprattutto per il ricordo che ne conservi: quella morbida calzata, quella stupefacente leggerezza (190 g!), quella gentilezza nell’avvolgere il piede senza costringerlo. Sono scarpe catalogabili come A2: per runner di corporatura medio-leggera, con poca ammortizzazione, molto veloci (e che richiedono muscoli scattanti quindi). Oppure per runner un po’ più pesanti ma con un piede allenato e resistente. Ciò che voglio dire è che, sulla carta, non sono scarpe gentili: sono (dovrebbero essere) secche e iper-reattive. E lo sono, ma senza trascurare la comodità, il che non guasta, oh no.
Solo per divinità umane
Già, non stiamo bestemmiando: “Hitogami” significa proprio “divinità umane”. Non che un paio di scarpe ti renda una divinità, ma magari può aiutarti a correre bene, a correre meglio, a correre come dovresti fare.
Ho scoperto che Hitogami ha questo significato solo dopo. Non che il correrci mi ci facesse sentire una divinità (non ho ancora questi deliri di onnipotenza) ma quanto bene mi faceva e fa sentire? Molto. Mi hanno creato dipendenza. Perché le Hitogami sono davvero come quando conosci una persona e ci parli come se l’avessi sempre conosciuta. Affinità, credo si tratti proprio di affinità. Trovarsi bene, nel proprio elemento. Scoprire con piacere una confidenza totale fin dal primo passo, fino a dimenticare che stai correndo con delle scarpe mai provate, come se corressi con le tue vecchie e rodate scarpe con cui hai già fatto centinaia di km.
La scarpa giusta
A chi è destinata la Hitogami? Innanzitutto al runner leggero, veloce e neutro: come detto, si tratta di una A2, quindi una scarpa poco ammortizzata e reattiva. Il runner più pesante dovrebbe scegliere una scarpa più ammortizzata e strutturata. La Hitogami è infatti estremamente leggera e (volutamente) povera di contrafforti, supporti, diavolerie applicate alla tomaia. Anzi, non ne ha nessuna. È come l’abitacolo di una F1: solo ciò che serve e, esternamente, molti colori e grafica per denotare la sua aggressività. Ma per il resto è il prodotto di una ricerca di essenzialità quasi esasperata: la parte più rigida della tomaia è la conchiglia che posteriormente blocca il tallone ed evita che esca in fase di propulsione. Per il resto niente: un abitacolo nemmeno spoglio: essenziale. Ogni cosa a suo posto.
Il runner veloce la amerà, quello più tranquillo ma ben allenato e con un piede forte ci potrà correre di avampiede e godere della sua piacevolissima ammortizzazione, ben distribuita lungo tutta la pianta grazie all’intersuola in U4ic (l’acronimo di “Euphoric”, come il sentimento associato alla vittoria) e al collaudato sistema di ammortizzazione e distribuzione del peso Wave sul tallone. Poche parole al riguardo: U4ic è l’ennesimo brevetto con un nome strano per differenziarsi dalla concorrenza? Non si sa, però funziona: l’intersuola in U4ic è davvero molto piacevole eppure molto reattiva. Funziona? Sì.
Essere divinità umane non è mai stato così bello.
salve sono un runner di medio perso e’ sinceramente cerco una scarpa piu’ reattiva e nello stesso tempo che mi renda piu’ veloce,inoltre volevo sapere se per un runner che corre circa 70/80 km settimanali e’ anche una scarpa idonea per preservare talloni piedi e articolazioni varie?grazie per una vostra sincera risposta e buon lavoro.distinti saluti Vincenzo