Haglöfs Gram Comp II – Una diva senza trucco

Non ho mai capito perché le scarpe da trail running devono per forza essere super ciccione, con suole dure come una tavola, pesanti, con allacciature super costringenti, e tutti quei rinforzi in giro.

Sì, lo ammetto: da quando ho letto qualche bel libro che parla di tribù sconosciute in giro per mondo fatte di esperti corridori che corrono solo con i sandali, mi sono leggermente innamorato della corsa naturale.
Ammetto anche che c’ho provato e qualcosa ho ottenuto. Di sicuro ho capito che se devi correre per tanto tempo, conta di più la tecnica di corsa che non le scarpe con tutte le tecnologie più sofisticate al mondo.

Diciamo che di sicuro non sono tra i professionisti della corsa minimalista in montagna (come l’amico Anton Krupicka, per esempio) che corrono con una carta velina sotto i piedi; ma una scarpa essenziale mi dà più feeling con quello che sto facendo rispetto che infilare i piedi in un carro armato da 4kg.

Senza trucco e senza inganno

Haglöfs Gram Comp II 03

Hai presente le dive famose e bellissime al gran galà che poi vengono fotografate in spiaggia senza trucco e sono spaventose? Una donna davero bella deve esserlo senza trucco e senza vestiti eleganti. Se una donna è bella quando è in pigiama io mi innamoro di lei!

Le Haglöfs Gram Comp II sono fantastiche proprio perché sono sempre in pigiama!
Le Haglöfs Gram Comp II sono FA-VO-LO-SE!

Carta di identità

Haglöfs Gram Comp II 01

Innanzitutto di chi stiamo parlando? Haglöfs è una azienda svedese di abbigliamento tecnico e attrezzatura per la montagna e l’outdoor che fa zaini, sacchi a pelo, tende e calzature. Fa cose bellissime e molto apprezzate nel mondo dell’alpinismo da molti anni.
In Scandinavia è il primo marchio del settore per diffusione. È stata fondata nel 1914 e nel 2006 vince la Medaglia d’oro nell’Outdoor Industry Award. Nel 2010 entra a far parte del mondo ASICS e pur essendo marchiata Haglöfs è quasi totalmente sviluppata con tecnologie Asics. Il “quasi” è doveroso, perché si vede che dietro ci sono persone che in montagna sanno benissimo cosa serve.
E poi vogliamo parlare del loghetto con la H scomposta? Troppo figo, basico e minimale… come le Gram Comp!

Se ci metti poi che la versione in prova è monocroma rosso dinamite, manca solo la scritta TNT sul fianco e Willy Coyote che accende la miccia!

Non grammi… ma opere di bene!

Haglöfs Gram Comp II 02

Haglöfs la definisce una scarpa superleggera, con una struttura minimalista, dedicata a tutti coloro che sono in cerca di vie fuori dai percorsi convenzionali. Devo dire che la definizione ci sta tutta. Proprio minimalista in senso classico non è: di sicuro non è dello stesso segmento di una Fivefingers o di una New Balance Minimus, ma non è di certo un problema, anzi: qui nessuno è Anton Kupricka che si fa 3 ore di corsa a piedi pressochè nudi tutti i giorni su per le montagne rocciose.
Non è minimale ma è eccezionalmente adatta a fare quel che deve fare, e cioè farti correre in montagna dandoti tutto quello che serve senza “disturbare” con tante cose in più spesso inutli.

Quando la metti il fit è immediato: il piede si trova subito a suo agio, non c’è nessuna cucitura di troppo che si fa sentire, la pianta è il giusto compromesso tra “stretto” e “largo”.
È stretta perché il fit è molto contenitivo, pur senza far soffrire il piede, e si “deforma” dove serve in modo piacevole, ma allo stesso tempo si avverte il comfort di una pianta “mezzalarga” decisamente adatta a lunghe percorrenze e capace di adattarsi alle inevitabili dilatazioni del piede dopo tanti km di corsa.
La tomaia è in poliestere leggero e impermeabile, capace di stare asciutto anche nel tratti di piccoli guadi.
La piacevole sensazione di morbidezza diffusa è un toccasana, perché alla fine quello che conta al di là di tutte le tecnologie del mondo è stare comodi.
E specialmente nel trail questo è importante. Dopo 4 ore di montagna anche la più piccola perdita di comfort risulta essere un fattore di stress che prima di “farti male ai piedi”, ti “fa male alla testa” e mette a repentaglio un po’ della resilienza tipica di ogni trail runner.
L’allacciatura è sensazionale, la linguetta è corta, non batte sulla caviglia e resta sempre ben aderente e in posizione perché collegata alla tomaia. Spettacolare la linguetta Anti Gravel Tongue, studiata perché pietrisco e sabbia non entrino a darti fastidio (e diventino fonte di maledettissime vesciche).

Le sorprese in una suola

La suola è un piacevolissimo prodotto dove forse più che altrove si sente l’esperta mano di Asics. Morbidezza estrema, piacevole facilità a spingere di avampiede (drop 7.5 mm) e rinforzo in gel sul tallone molto apprezzato specialmente quando dopo tot km si perde il controllo dell’azione di avampiede e si finisce inevitabilmente per “rilassarsi” sui talloni.
Si tratta pur sempre in una scarpa da trail e infatti il ritorno di energia non è tanto (unica minima pecca della scarpa).

La natura selvaggia si nota nella suola: c’è incapsulata la piastra Rock Protection, perfetta per non farti sentire quei sassetti così fastidiosi sotto i piedi.

Grip? Voto 110 e lode, su bagnato, sabbia, sassi e fango la presa è sempre ottima. La mescola dei tasselli è giustamente di gomma morbida e quindi di sicuro su asfalto durerà poco, ma noi corriamo sulle montagne no, mica sulla statale! Sul sito ufficiale dichiarano comunque che la tecnologia AHAR+ di Asics fornisce un’alta resistenza all’abrasione della gomma per una migliore ammortizzazione e durata. Vedremo.
Davvero notevole la sensazione di grip sulle rocce e i sassi anche dopo che la suola si è bagnata e in discesa, nel momento cioè di “massima tensione”.
Uno dei migliroi grip mai provati su una scarpa da trail.

Peserà tantissimo

Tutto questo concentrato di belle sensazioni pesa 260 grammi. Il peso di una scarpa A2 e di qualche A3 particolarmente leggera. Davvero tanta roba!
Cosa serve di più di questo? C’è tutto e anche di più: inutile aggiungere suola, tacche, tessuti pesanti, rinforzi qua e là (solo il puntale è rinforzato per proteggerti da rocce particolarmente esposte, cose che nel trail capitano sempre).

Scarpa strepitosa

Hai presente quando inizi a fare trail? Abituato alle scarpe da running acquisti il primo paio di scarpe da trail e pensi: ma che pesanti! Ma che dure! Ma come mi bloccano il piede! Non si piegano! Ma se sono in salita perché devo portarmi dietro tutto questo peso? E poi tanti finiscono per “andare a fare trail con le scarpe da running vecchie, magari le più “tassellate” della nostra gamma di scarpe da strada. Questo perché si preferisce la comodità ad altre caratteristiche che di sicuro una scarpa da trail è più capace di offrire.

Ad un runner in montagna servono prima di tutto la comodità e la leggerezza. Se ci metti poi la giusta ammortizzazione quando serve, anche per fisici più pesanti, la protezione agli urti nei punti giusti e un grip fuori dal comune il quadro si chiude.

Hai davanti a te una Haglöfs Gram Comp II e ti ha sedotto: anche senza alcun trucco.

Enrico Segantin

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1 commento

  1. Scarpa fantastica, usata anche fino a gare da 42 km senza problemi, peccato che dopo 3 o 400 km stiano già perdendo i pezzi

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