TomTom Multi-Sport Cardio, la precisione “tutto in uno”

Tiri fuori dalla scatola il TomTom Multi-Sport Cardio, l’evoluzione del Runner (e pure del Multisport), con la curiosità che abbiamo noi geek di fronte ai prodotti nuovi, quelli che sembrano far magie e introdurre novità rivoluzionarie. Un unboxing con “wow” insomma. E in effetti il TomTom trasmette subito la sua distanza dal prodotto da cui deriva. Pesa di più (ovvio: il cardiofrequenzimetro è integrato nella cassa), è più grande e il cinturino è fatto con una gomma diversa, più “lussuosa”, più morbida al tatto e spessa, ma non esente da difetti.

Il settaggio

Partiamo dall’inizio, il corpo dell’orologio è separabile dal cinturino e nella scatola c’è anche la fascia (molto ben fatta e facile da usare) per fissare il Multi-Sport al manubrio della bici; si inserisce l’orologio alla sua base di ricarica e la si collega al computer. Peccato non ci sia anche l’adattatore per collegarla alla presa di corrente di casa ma non credo sia un problema: ormai moltissimi device si presentano in questo modo.

Il setting delle impostazioni e i tempi di ricarica sono estremamente rapidi e la batteria ha una durata davvero superlativa (che nel mio linguaggio significa che scordo sempre di ricaricare tutto e lui invece funziona sempre), nonostante la presenza del sensore cardio che inevitabilmente consuma energia. Insomma, lo usi senza pensieri – e questo ci piace moltissimo.

La corsa

Lo metto al polso e mi rendo conto che il cinturino è la parte meno riuscita di questo prodotto. Essendo la gomma molto spessa, il cinturino tende a stare dritto e poco aderente quindi, per far funzionare correttamente il sensore per il battito cardiaco, bisogna stringerlo molto. Anche perché altrimenti la freccia verso il basso del pulsante multifunzione non sarebbe accessibile. Questo penalizza il comfort ed è abbastanza comune che, dopo un lungo allenamento, rimanga il “timbro” del sensore cardio sul polso per un paio d’ore. Inoltre, la particolarità della gomma rende il cinturino molto soggetto allo sporco, soprattutto nella versione in bianco/rosso.

Una volta infilato probabilmente dimenticherai tutto perché l’interfaccia d’uso è davvero molto semplice (il manuale d’uso infatti è una formalità, scaricabile dal sito TomTom) e il tempo necessario per l’aggancio ai satelliti è davvero molto molto veloce.

Le funzionalità sono essenziali ma complete, infatti è possibile usare il Multi-Sport Cardio per gli allenamenti liberi, le ripetute, le corse con target (passo, velocità, frequenza cardiaca) e – come tutti i multisport che si rispettino – lo puoi usare anche in piscina.

L’unica perplessità onestamente l’ho avuta sul display a 3 elementi. Significa che in una schermata non puoi mettere tempo, cardio, passo e distanza ma dovrai necessariamente configurare due schermate e premere il bottone “giù/su” per vedere tutto.

La precisione del GPS

Se il cinturino è la componente che mi è piaciuta meno, il modulo GPS mi ha entusiasmato. Ha una precisione davvero notevole – anche se non credo sia sufficiente per guidare un missile terra-terra – però non ha dato segno di nessun tentennamento. Come il suo “fratello minore”, il TomTom Multi-Sport arrivava a segnare sulla mappa anche i punti in cui attraversavo la strada. Quindi, se la precisione GPS ti interessa molto, probabilmente dovresti smettere di leggere e andarlo a comprare.

Tutti gli altri sport

Essendo un device adatto anche a nuoto, ciclismo e attività all’interno, ero molto curioso di vederlo all’opera. In piscina chiaramente il sensore cardio non funziona però tutto il resto va alla grande: numero di bracciate, vasche, SWAT, senza alcun tentennamento. E nella bici invece è il contrario: funziona il GPS ma, poiché l’unità è attaccata al manubrio, non funziona il cardio (problema che volendo si può compensare con altri accessori Bluetooth Smart). Per le attività al chiuso (la corsa sul tapis roulant per esempio), una volta calibrato il dispositivo, rimane un ottimo compagno di corsa e misurazioni.

In definitiva

Il TomTom Multi-Sport Cardio è un buon prodotto, adatto a chi vuole molta precisione GPS, odia le fasce cardio e non necessita di un pannello di controllo aeronautico per avere tutti i dati prestazionali sempre sotto controllo. Il prezzo di 299€ (269€ per la versione “Runner”) lo posiziona in una buona fascia di prezzo – ben al di sotto degli strumenti più complessi (e completi), soprattutto per il triathlon – ma comunque abbastanza alto, soprattutto se paragonato al fatto che puoi comprare a 169€ la versione senza sensore integrato. Ma la tecnologia innovativa costa e vale la pena.

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3 Commenti

    • No.
      Rileva il battito con un sensore ottico, deve essere ben stretto, anzi molto stretto al polso se no non funziona. E comunque anche quando è ben stretto ha problemi. Personalmente aspetto l’uscita delle maglie con sensori incoeporati per rilevare il battito, rilevano il segnale elettrico del cuore così come fa un ECG, quindi molto più precisi e più abbordabili anche come prezzo perchè tanto una maglia la devi mettere per forza.

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