3 buoni motivi per NON correre una maratona


  • La maratona richiede impegno progressivo, non entusiasmo momentaneo. È un percorso di crescita graduale.
  • Preparati adeguatamente e non avere fretta perché potrebbero essere necessarie anche 30 settimane di allenamento.
  • Comprendi l’entità dell’impegno richiesto e l’organizzazione necessaria. La maratone non è adatta a tutti e richiede tempo e dedizione.

 

Torniamo con la superrichiestissima rubrica che ci invida tutto il mondo “I consigli dello Zio Big”. Bene, a prescindere dal fatto che parlare di me stesso in terza persona mi fa sentile Zlatan Ibrahimovic (che credo sia uno degli atleti più simpatici e incompresi del mondo), è il momento di chiarire un concetto fondamentale: la maratona NON è adatta a tutti e NESSUNO può affrontarla a cuor leggero.

Non dico che la maratona sia affare solo di pochi o adatto ai top runner ma che, come tutte le discipline, va affrontata con cautela e umiltà e – soprattutto – che è bene seguire 3 semplici regole per evitare spiacevoli situazioni.

In particolare quella che io chiamo “La Bambola“.

Ovviamente non mi riferisco al giocattolo (né quello per bambini e nemmeno quello per adulti) ma a quella condizione in cui ti trovi dopo una fatica così grande che ti lascia “imbambolato”. Quei momenti in cui – sfiancato, esausto ed esasperato – non vuoi più saperne niente e la sola idea di correre ti provoca fastidio e repulsione.

Ecco, poiché nessuno di noi vuole trovarsi in questa irritante situazione, ti lascio queste tre regole e, se anche solo una di queste di realizza, dovresti evitare di correre i 42.195 metri della “regina” o, magari, solo rimandare.

1. Non cedere all’entusiasmo passeggero

Capita quando hai appena iniziato a correre o ne hai appena sentito parlare da un amico che l’ha corsa è naturale sentirsi pieni di energia e volontà. Salvo poi scontrarsi con la dura realtà: e scontrarcisi molto violentemente. La maratona non è fatta da poco più di 42 chilometri ma da tantissimi piccoli mattoncini aggiunti giorno dopo giorno, nelle mattine gelide o nelle sere estive con un’afa che tappa i polmoni.

Ed è proprio questo il bello: il viaggio verso la maratona, il vedere che si concretizza un po’ alla volta. Voler bruciare le tappe, oltre a esporti al rischio di non farcela, ti toglie il piacere di goderti questo viaggio meraviglioso.

2. Non farti prendere dalla fretta e preparala bene

Proprio per questo motivo, se non sei ancora pronto, prenditi tutto il tempo che ti serve per prepararla. In base al tuo livello di preparazione, considera che ti serviranno fino anche a 30 settimane per prepararti in modo accettabile. Se invece hai appena iniziato a correre, tutto dipende molto dalla tua forma generale però, se io fossi in te, considererei almeno un anno come tempo necessario per arrivare al gonfiabile di partenza sufficientemente pronto da essere soddisfatto dal tuo esordio.

Nel titolo di questo capitolo però non c’è scritto soltanto di prendersi tempo ma anche di prepararla bene. E, per prepararla bene, devi avere un programma di allenamento – meglio se creato appositamente per te da un allenatore – che ti permetta di raggiungere il tuo risultato nel modo migliore possibile. Se invece sei più esperto, saprai come crearti una tabella ad hoc. Altrimenti puoi usare le nostre. ;)

3. Sii consapevole di quello che stai facendo

La maratona non è per tutti e la preparazione può essere davvero impegnativa. Questo significa che ha impatto non solamente a livello fisico ma anche organizzativo. Per prepararla devi correre e, per correre, devi avere tempo a disposizione. Senza tempo non improvvisi nulla. Ci saranno momenti in cui le condizioni saranno favorevoli, altri invece no. Quindi, se pensi di farcela senza fatica, lascia perdere fin d’ora.

Sappi però che potresti perderti uno dei viaggi più belli della tua vita.

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10 Commenti

  1. ma bravo!
    Visto che soddisfo i requisiti, adesso mi hai fatto decidere di iscrivermi alla maratona di Ravenna del 2019… grazie!

  2. Ciao. Domanda forse stupida:
    Un Apple Watch Series 3 può essere a livello di uno sportwach come il Forerunner 645? E’ tanto inferiore (lato sport ovviamente)?. Grazie in anticipo.
    P.S.
    So che è Off Topic, ma le recensioni dei prodotti sono state fatte gia da tempo e non avrei ricevuto risposta. Grazie ancora.

    • Ciao Andrea. Sono dispositivi totalmente diversi: il Garmin Forerunner 645 nasce per essere dedicato alla corsa, Apple Watch 3 è uno smartwatch molto orientato alla corsa e all’attività fisica. Funzionano benissimo entrambi, sta a te decidere quale si avvicina maggiormente alle tue necessità. 😉

  3. Io ne so qualcosa

    Non l’ho ancora fatta però mo ero iscritto a Milano 2018

    Nei mesi precedenti mi allenai poco ma partii lo stesso per ritirarmi dopo 18 km, più per frustrazione che per altro

  4. La Maratona (42,195 km) e’ una gara di 10 km con 32 km di riscaldamento. Ancora più precisamente sono 30 km con le gambe, 10 km con la testa, 2 km con il cuore e 195 mt con le lacrime agli occhi.
    Finora 12 Maratone portare a termine oltre una 100 km del Passatore.
    Sono entrambe un viaggio meraviglioso che si segnano per sempre. In particolare la Maratona almeno una volta nella vita va fatta, la 100 e’ molto estrema. Occorrono tanti sacrifici e tanta costanza durante la preparazione, ma alla fine verrà tutto riparlato.
    La fatica ci rende persone migliori!!! Pertanto abbiate il coraggio, …correte una Maratona!!!
    Claudio

    • “La Maratona (42,195 km) e’ una gara di 10 km con 32 km di riscaldamento. Ancora più precisamente sono 30 km con le gambe, 10 km con la testa, 2 km con il cuore e 195 mt con le lacrime agli occhi.”
      Stupenda, la tengo stretta e magari, un giorno, arriverò agli ultimi 195 metri.

  5. Ciao a tutti, oggi ho 66 anni e di maratone ne ho fatte un po’. Adesso non riesco più… Quindi…. Fatela una maratona adesso che siete giovani.
    Ciao.

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