Garmin Beat Yesterday Awards 2022

Garmin Italia celebra cinque storie straordinarie

Metti un luogo elegante ed irreale come la bellissima Villa Necchi Campiglio, ben nascosta tra i palazzi del centro di Milano. Metti alcuni dei più forti atleti italiani in compagnia di alcuni esponenti del mondo dello spettacolo. Tutto questo fa da cornice al Beat Yesterday Awards 2022, oramai rodato evento Garmin in cui i campioni per una volta non sono i protagonisti della serata e cedono il passo alle persone comuni come noi.

Per questa settima edizione sono state inviate oltre mille candidature: mille avventure dal cycling al trail running, dalla nautica all’outdoor. Mille imprese tra le quali sceglierne cinque. Cinque persone, cinque storie da raccontare, storie di perseveranza e di umiltà.

Sette anni di Beat Yesterday Awards significa sette anni di storie e racconti incredibili cui Garmin ha dato una voce straordinaria, una voce che altrimenti non avrebbero avuto.

E così mentre icone come Ghemon e Linus si alternavano sul palco con idoli come Antonella Palmisano, Filippo Ganna, Simone Moro e Vincenzo Nibali – in veste di inediti presentatori – abbiamo visto e ascoltato le storie premiate direttamente dalla voce dei loro protagonisti: Laura, Cristina, Davide, Marcello e Sabrina.

Laura Broglio, tenace e testarda, che ha saputo trovare il suo spazio in un mondo – quello dei camionisti – dominato dalla presenza maschile, vincendo i pregiudizi di tutti e riuscendo a fare della sua passione il suo lavoro.

Cristina Nuti, della quale basterebbe raccontare il suo Ironman di Klagenfurt per far impallidire molti di noi. Ma invece non basta, perché Cristina ha gareggia quotidianamente con la sclerosi multipla, che l’accompagna oramai da quindici anni.

Davide Pescuna, che infrange il suo sogno sportivo a causa di un infortunio durante un test per Luna Rossa. Eppure oggi è responsabile idraulica proprio nello shore team di Luna Rossa.

Marcello villani, a cui dopo due Tor des Géants – non proprio una robetta per tutti – le cose iniziano a stare strette e decide di andare dall’altra parte del mondo per scalare una montagna di oltre 7.000 metri di altitudine. Una montagna che a più riprese fermerà Marcello nella sua impresa, fino a fargli capire che il vero alpinista è quello che sa quando rinunciare.

Sabrina Schillaci, un’altra donna a cui l’Ironman ha fatto ritrovare la speranza (e la forza) dopo che il marito è rimasto tetraplegico per le conseguenze di un tuffo. Oggi Sabrina è ultracyclist, coach professionista e aiuta i giovani in difficoltà proprio grazie allo sport.

PUBBLICATO IL:

Altri articoli come questo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.