150 maratone consecutive, è record

Attraverso tutti le condizioni meteo per 6.300 km e 150 giorni consecutivi. Ecco Erchana Murray-Bartlett, la detentrice del nuovo record del mondo per maratone consecutive

Erchana Murray-Bartlett è riuscita dopo 5 mesi a compiere le due missioni che si era posta: correre da nord a sud dell’Australia facendo una maratona al giorno e soprattutto raccogliere fondi per sensibilizzare riguardo alla perdita di biodersità dell’Australia.

150 maratone consecutive

Se provi a metterle una dopo l’altra viene fuori una distanza assurda, e cioè 6.300 km, una distanza che le ha permesso di eclissare il record stabilito l’anno scorso da Briton Kate Jayden, che ne aveva completate “solo” 106.

Correre senza interruzione (a parte il riposo, naturalmente) significa anche e soprattutto farlo in ogni condizione fisica e ambientale. L’esordio non è stato per esempio dei più promettenti: nelle prime settimane Erchana ha infilato 3 infortuni, uno dietro l’altro.

Atleta molto promettente, dopo la mancata qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo, Erchana ha pensato di darsi un nuovo ambizioso obiettivo: raccogliere fondi per aumentare la consapevolezza riguardo la perdita della biodiversità, particolarmente grave in Australia che – anche grazie alla sua posizione isolata rispetto a tutti gli altri continenti – ha una flora e una fauna uniche in tutto il mondo.

In ogni condizione

Le condizioni ambientali incontrate da Erchana – in Australia particolarmente estreme, specie ora che è piena estate – l’hanno costretta a correre sotto acquazzoni torrenziali e con temperature fino a 36°, tanto da farle sperimentare ogni disagio fisico, dalle scottature alle vesciche, fino a dolori vari e soprattutto – come lei stessa dice scherzando – punture di qualsiasi insetto esistente.

Il che non le ha impedito di arrivare a Melbourne dopo 150 giorni, dopo aver raccolto 70.000 euro in donazioni, dopo aver consumato 5-6.000 calorie al giorno per nutrirsi adeguatamente e dopo aver consumato 10 paia di scarpe, anche perché i piedi nel frattempo le si erano gonfiati a tal punto da essere d’un numero in più.

E soprattutto dopo aver raccolto il premio personale più gratificante: il nuovo record del mondo femminile per numero di maratone consecutive corse.

 

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