Da un paio di giorni sono disponibili per l’acquisto le Altra Rivera 3, evoluzione di uno dei modelli di punta della casa americana che a noi era particolarmente piaciuto, e che abbiamo avuto modo di provare anche in questa nuova versione per alcune settimane (e un centinaio di chilometri).
Le Rivera 3 riprendono nella forma le linee ormai consolidate del brand statunitense, con la toebox ampia che permette alle dita dei piedi di avere il massimo possibile dell’escursione, nell’ottica “footshape” a cui ormai ci siamo abituati e che, avendo provato molti dei modelli di Altra, possiamo senza dubbio definire ormai come la caratteristica più importante delle scarpe prodotte dalla casa con la A stilizzata. Si differenziano però – eccome – dal modello precedente, soprattutto per la parte interna dell’arco plantare, studiato per essere ancora più avvolgente e per fornire il massimo del supporto al piede. Sono scarpe che pesano poco (circa 250 grammi per la misura 42.5), con uno spessore dell’intersuola meno pronunciato rispetto ad altri modelli della casa americana e la rete della tomaia con le maglie che quasi lasciano intravedere l’interno. La colorazione che abbiamo avuto modo di provare – celeste con parte dell’intersuola gialla e parte bianca – contribuisce a dare una prima impressione di leggerezza, ma alla prova sul campo (o meglio, sull’asfalto) si cambia subito idea e ci si accorge, già solo prendendole in mano che si tratta di un oggetto estremamente resistente e fatto per durare.
Come calzano
Lo ammetto, abituato agli altri modelli Altra ho indossato le Rivera 3 pensando di avere di fronte una semplice evoluzione delle 2. Grave errore. Le Altra Rivera 3 non sono un semplice upgrade delle 2, sono quasi uno stravolgimento. Trovare la corretta collocazione di questa scarpa partendo dal classico schema mentale che ci si fa basandosi sullo storico delle scarpe provate è stato più complesso del solito, perché le Rivera 3 vanno a scombinare un po’ tutte le convinzioni – e forse i preconcetti – che si hanno quando si pensa di aver provato tutto il possibile di un determinato marchio, e per sistemarle nella parte adatta della scarpiera sono servite diverse corse. Questo perché, sebbene siano scarpe che mantengono nell’ampiezza della toebox il punto di forza, sono leggermente più strette rispetto alla precedente versione e la tomaia è più avvolgente e con il cucchiaio del tallone d’Achille portato più in alto rispetto al passato, dando una sensazione di aderenza completa al piede che sulle prime può anche far pensare che la scarpa sia leggermente stretta nella misura che utilizziamo di solito – ma non è così. La chiusura delle stringhe è salda e la linguetta resta immobile sul collo del piede, anche dopo corse lunghe e con cambi di passo in cui si mette sotto pressione il sistema di allacciatura.
Come ci si corre e chi le amerà
Anche su questo punto – che è poi il più importante – le Rivera 3 regalano delle piacevoli sorprese, a partire da quello che normalmente è l’ultimo dei punti che si vanno a considerare quando si parla di una scarpa da corsa: il grip. Il battistrada delle Altra Rivera 3 ha il caratteristico disegno scanalato che riprende la forma delle dita che si trova – con le dovute variazioni – in tutti i recenti modelli della casa americana e che fornisce, grazie all’ottima combinazione di ammortizzazione e supporto fornita dalla schiuma EGO Max dell’intersuola, l’aderenza ottimale in ogni situazione. Le Rivera 3 non temono la pioggia né le strade impolverate, ma la loro vocazione reale è la corsa su asfalto, su cui danno il massimo di sé. In questo somigliano molto alle sorelle Escalante, e le possiamo considerare come uno step evolutivo, in termini prestazionali, tra ciò che si poteva avere dalla versione precedente delle Rivera e la versione 3 delle Escalante. Sul piano dell’ammortizzazione, invece, le Rivera sono state più difficili da classificare. Sono scarpe comodissime e che ti danno la sensazione di avere dei cuscini sotto i piedi, ma questa sensazione è limitata alla camminata, perché quando si inizia a correre le Rivera si comportano quasi come scarpe rigide e secche, permettendoti di sentire il terreno sotto i piedi fin nelle minime crepe e sassolini. Ottima la capacità di contenimento del piede, come già anticipato. I movimenti laterali sono limitatissimi e lo scivolamento all’interno della scarpa è praticamente assente. Le uniche cose in grado di muoversi sono le dita, che hanno tutto lo spazio necessario nell’avampiede.
Per tutti questi motivi si possono ritenere scarpe adatte a chi corre già un discreto numero di volte alla settimana e con una tecnica di corsa ormai consolidata. Non necessariamente un runner velocissimo, ma che non disdegni di correre a passo spedito anche in doppia cifra.
Le Rivera 3 sono disponibili sul sito Altra a questo link, e nei migliori negozi di scarpe da corsa, al prezzo di listino di 140 €.