HOKA Rocket X 2, carbonio al quadrato

Fai presto a dire “Piastra di carbonio”. Le Rocket X 2 sono la risposta di HOKA a questa tecnologia. Per la seconda volta

La piastra in carbonio, una soluzione che vediamo sempre più spesso applicata ai modelli di punta delle scarpe da running, è spesso vittima di un equivoco. Si può pensare che sia una specie di ingrediente speciale che viene aggiunto alla ricetta di una scarpa, aumentandone magicamente le prestazioni. Se in un certo senso è vero (il suo contributo meccanico è innegabile) è altrettanto vero che dipende da come viene utilizzato.

Non si tratta insomma di prendere un qualsiasi modello, metterci una piastra in carbonio e vedere l’effetto che fa. La sua posizione all’interno dell’intersuola, la sua composizione e quali strati ha sotto e sopra contribuiscono a dare effetti dinamici molto diversi alla scarpa che ne è dotata.

Tutto questo per dire che HOKA ha una interpretazione personale del carbonio, e la conferma arricchendola nella seconda versione delle sue Rocket X.

La formula HOKA

Non conta, dicevamo, solo la presenza della piastra in carbonio. Conta anche la forma che ha, e quella delle nuove Rocket X 2 ha un MetaRocker™ curvo integrato nella suola che supporta il piede al contatto col suolo e ne aumenta lo slancio. Ed è integrata in un’intersuola in PEBA a doppia densità, per permettere comportamenti dinamici molto definiti. Il materiale dell’intersuola – il PEBA, appunto – è attualmente la mescola più avanzata, costosa e promettente presente sul mercato. Non è un caso che venga impiegato infatti soprattutto nei modelli di fascia alta, sia per le prestazioni che garantisce, sia per il costo di produzione.

Cos’è il PEBA? Si tratta di una mescola – il suo nome per esteso è “elastomero a blocchi di poliammide” – con particolari qualità come l’estrema leggerezza e l’incredibile ritorno di energia che garantisce, stimata attorno all’85%. A differenza di altre mescole, ha inoltre una temperatura di esercizio (cioè l’intervallo all’interno del quale le sue caratteristiche meccaniche e fisiche non variano) molto estesa.

Nelle Rocket X 2, HOKA usa questa mescola con due densità diverse a sostegno della piastra in fibra di carbonio che si sdoppia in punta in due piastre parallele e ha una forma a cucchiaio. Sopra la struttura ProFlyX, caratterizzata da una base in schiuma leggera e reattiva e una parte superiore in schiuma morbidissima.

Lo strato a contatto con la strada è garantito dagli inserti in gomma più resistente, per preservare la mescola in PEBA (più facilmente usurabile), incidendo al minimo sul peso complessivo.

Questo complesso sistema integrato di mescole diverse e piastra di carbonio è contenuto in uno spessore totale molto importante e approvato dalla World Athletics (quindi omologato per le gare) di 40 mm di spessore con un drop di 5 mm.

E fin qui tutto ciò che riguarda suola e intersuola.

Sopra

La tomaia in mesh tecnico sintetico è studiata per ottenere la massima leggerezza e traspirabilità. Pur integrando dei rinforzi nelle zone più sollecitate, il suo peso è di 190 gr per la donna (numero 8) e di 236 gr per il numero 10 da uomo.

I colori sono quelli audaci e molto visibili di HOKA, da sempre un brand molto poco timido in termini estetici.

Prezzo

I materiali di prima qualità e le soluzioni tecniche avanzate non hanno un costo trascurabile, pur se allineato alla fascia di mercato in cui le Rocket 2 X si collocano: 250 euro nei migliori negozi di sport o sul sito HOKA.

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