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L’esercizio fisico è fondamentale per mantenere un equilibrio mentale e fisico sano, anche se il telelavoro ha ridotto la mobilità.
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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di svolgere almeno 2,5 ore di attività fisica moderata o 1,25 ore di attività fisica ad alta intensità ogni settimana.
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L’esercizio fisico migliora la qualità del sonno, aumenta il vigore, favorisce la concentrazione e la produttività lavorativa, e aumenta la fiducia in se stessi. Il divertimento è la chiave per mantenere l’impegno costante.
Anche se il telelavoro sembra ormai – purtroppo – un ricordo del passato, uno dei tanti meriti che ha avuto è stato quello di evidenziare indirettamente quanto sia necessario muoversi per mantenere un equilibrio mentale e un fisico sani.
Se infatti ha portato con sé una minor mobilità (del resto non richiede che ci si sposti da casa) ha almeno evidenziato quanto far rientrare nella propria quotidianità l’esercizio fisico sia importante. E non lo è solo per il corpo ma anche per la mente (e questo già lo sappiamo) ma soprattutto per la grande divinità dell’era contemporanea: la produttività. Al lavoro, s’intende.
Che sia o meno un problema per te, sappi che la scienza ha verificato che oltre a far bene a mente e corpo, lo sport ha come conseguenza positiva anche di permetterti di lavorare molto meglio. Come? Eccotelo spiegato.
Cosa dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità
Prima di tutto, qualche dato, fornito direttamente dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità):
– Nel mondo una donna su tre e un uomo su quattro non svolgono sufficiente attività fisica
– 1,4 miliardi di persone in tutto il mondo non fanno abbastanza movimento
– l’OMS raccomanda che gli adulti di età compresa tra 18 e 64 anni svolgano almeno 2,5 ore di attività fisica di intensità moderata o almeno 1,25 ore di attività fisica ad alta intensità ogni settimana.
Perché l’OMS si concentra così tanto sullo sport? Non dovrebbe occuparsi solo di malattie e cure relative? Non solo e non proprio: come avrai spesso sentito, la prevenzione è già parte della terapia ed è meglio (oltre che meno costoso, in termini umani ed economici) prevenire l’affermarsi di certe patologie invece che curarle quando ormai sono diffuse. Parliamo di malattie cardiovascolari e respiratorie, così come di tumori e malattie mentali. Ecco: per tutte queste vere e proprie piaghe lo sport può e riesce a fare tantissimo.
Perché è sempre una buona idea muoversi
I motivi per cui non si fa abbastanza movimento sono molteplici ma in questo momento concentriamoci solo sul come riuscire a praticare abbastanza attività fisica e su quali benefici provoca nel lavoro. Ma partiamo dall’inizio, e cioè dal come allenarsi aiuta nel lavoro. Vedila un po’ come un modo per parlare subito dei benefici e degli obiettivi da raggiungere in modo da far capire quanto desiderabili sono, per poi consigliarti come raggiungerli.
Come lo sport ti aiuta nel lavoro
I benefici indiretti del movimento relativamente al lavoro sono:
Miglior qualità del sonno
Il primo beneficiario del fatto che tu ti muova è il sonno: più ti alleni e “ti stanchi”, più la sua qualità aumenta, permettendoti quindi di essere più riposato il giorno seguente e aumentando di conseguenza la concentrazione e la qualità del lavoro che riesci a svolgere.
Più vigore
Senti una particolare stanchezza dopo l’allenamento? Beh, è normale ed è legato al consumo di energie e allo sforzo che, obiettivamente, hai compiuto. Il paradosso di una vita attiva è però che, superata la fase di spossatezza a ridosso dell’allenamento, nelle ore e nei giorni successivi si registra un vigore superiore alla media. È giusto specificare che questo come gli altri effetti positivi richiede costanza e che non è pensabile ottenere questi risultati dopo qualche sporadico allenamento.
Maggior concentrazione
Ricapitolando: ti alleni, ti stanchi e… aumenta la capacità di concentrarsi e quindi di essere più produttivi al lavoro? Hai capito bene.
I benefici infatti non si limitano al vigore fisico e alla crescita del livello energetico generale ma si ripercuotono anche sulla mente, permettendoti maggiore concentrazione e produttività.
Fiducia in sé
Un altro effetto indiretto dell’attività fisica nasce da un’accresciuta fiducia in se stessi: la constatazione di riuscire a essere costanti e motivati nel mantenere fede all’impegno preso allenandosi e soprattutto le conferme che arrivano dopo ogni allenamento contribuiscono a rinforzare la percezione di potercela e sapercela fare anche in ambito lavorativo. Si tratta insomma di un effetto positivo che, partendo dalla sfera personale, si irradia anche a quella lavorativa. Illuminandola!
Soprattutto, divertiti
Ok: abbiamo capito che muoversi fa bene e abbiamo anche capito cosa provoca di positivo nel tuo lavoro. Come riuscire però a farlo con costanza, considerato anche che i benefici sono tanto più evidenti e duraturi quanto maggiore è la continuità con cui ci si allena?
Parrebbe scontato ma non lo è: se hai deciso finalmente di fare sport, non sfidarti ponendoti traguardi irrealizzabili o comunque difficili. Cerca di rendere questo impegno il più divertente possibile. Come? Ecco:
- Considera che anche il più piccolo movimento o la più modesta attività sono sempre meglio dello stare fermi.
- Anche un allenamento di 20 minuti ha effetti positivi.
- Scegli un’attività che ti diverte e, se non ne trovi subito una, cambia il più possibile. Non è detto che la corsa sia nelle tue corde e allora prova altro: scalata, tennis, arti marziali, nuoto. Ce ne sono un’infinità e l’importante è trovare quella giusta per te e praticarla poi con continuità.
Il divertimento è, come sempre, la chiave. Il fatto che ti diverta fare qualcosa non significa che sia meno efficace sul piano fisico: come si diceva, anche il più minimo movimento è comunque meglio che stare fermi.
Se non hai mai fatto sport e hai finalmente iniziato, presto ti accorgerai di quanto tu riesca ad aumentare la produttività, la concentrazione e la creatività anche al lavoro.
E se hai sempre fatto sport o corso, beh, lo sai già.
(Via Harvard Business Review)