Un rimedio per sopportare meglio il caldo

In previsione di un’estate sempre più calda, prepararsi con un rimedio molto particolare potrebbe essere una soluzione

Sai cosa fanno gli atleti che preparano gare in condizioni particolarmente estreme? Si abituano progressivamente e con largo anticipo a queste condizioni. Un grande vantaggio del corpo umano è infatti quello di sapersi adattare ai cambiamenti delle condizioni ambientali, almeno entro certi limiti.

Capita per esempio che chi prepara spedizioni in luoghi particolarmente caldi, inizi mesi prima a sottoporre il proprio corpo al cosiddetto acclimatamento, cioè letteralmente, una modifica di determinate percezioni del mondo esterno e delle sue manifestazioni, come il caldo, il freddo o l’umidità. Se, per esempio, dovrà stare a lungo in ambienti molto caldi, farà bagni molto caldi o passerà del tempo in sauna o in un bagno turco.

Sapendo che le estati sono sempre più calde ma che non per questo vogliamo smettere di allenarci, un esperimento di qualche anno fa ha dimostrato che per adattarsi a temperature più alte un rimedio efficace è quello di fare bagni di acqua molto calda, prolungando la permanenza in vasca sino a 30-40 minuti al giorno.

A queste conclusioni sono giunti due studi. Il primo prendeva in considerazione sia uomini di 68 anni che più giovani durante i loro allenamenti in acqua calda, monitorandoli per un periodo di 30-40 minuti. Dopo cinque giorni e aumentando progressivamente il carico di lavoro, la percezione del caldo era diminuita e consiguentemente era aumentata la capacità di sopportare gli allenamenti, anche con carichi di lavoro più sostenuti.

Il secondo studio, del 2015, si concentrava invece sui bagni caldi (con temperature pari o superiori a 35°C) post allenamento. I 17 candidati che vi parteciparono praticarono la procedura per 7 giorni ma solo alcuni riuscirono a rimanere immersi fino al collo per tutti i 30-40 minuti previsti e vi riuscirono solo gli ultimi giorni. Anche in questo caso i benefici erano innegabili e si traducevano soprattutto in un minore stress del cuore, e quindi in minore stanchezza successiva.

Se vuoi provare, gli scienziati consigliano di iniziare con 20 minuti di immersione totale – testa esclusa – anche più volte al giorno ma a patto che l’acqua abbia una temperatura di almeno 40°. Più ripeti frequentemente la procedura, più accelerato sarà l’acclimatamento. Sappi che, come detto prima, è probabile che all’inizio durerai con fatica i 20 minuti previsti ma, appunto, si tratta solo di abitudine.
E chissà che la terapia ti permetta di resistere meglio al caldo, di continuare ad allenarti e… a non usare più l’aria condizionata!

(Via Insidehook)

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