L’escursionismo è una pratica di benessere completa che unisce i benefici di un allenamento funzionale a basso impatto, che rinforza muscoli e stabilità, a quelli di un’immersione nella natura, che riduce lo stress e migliora il benessere mentale.
- L’escursionismo (hiking) è molto più di una semplice camminata: è un allenamento completo per il corpo e una terapia per la mente.
- Camminare su terreni sconnessi costringe caviglie, core e muscoli stabilizzatori a un super-lavoro, costruendo una forza funzionale che la camminata in piano non può dare.
- Il contatto con la natura (biofilia) ha un potente effetto anti-stress: riduce i livelli di cortisolo, abbassa la pressione e migliora l’umore.
- Un’escursione è una forma di “digital detox” naturale che permette al cervello di rigenerarsi, stimolando la creatività e la capacità di riflessione.
- Per iniziare, scegli un sentiero adatto al tuo livello, investi in un buon paio di scarpe e metti sempre la sicurezza al primo posto.
Non è solo una passeggiata, è una terapia per l’anima (e per le gambe)
C’è una differenza profonda tra camminare e mettersi in cammino. La prima è un’azione, un modo per spostarsi da un punto A a un punto B. La seconda è un’intenzione, una scelta. È la decisione di lasciare l’asfalto, il rumore e la fretta per immergersi in un ritmo diverso, più lento e antico: quello di un sentiero in mezzo alla natura.
L’escursionismo non è semplicemente “fare una passeggiata in un posto bello”. È una delle forme di benessere più importanti e accessibili che esistano. È un allenamento che non si limita a far lavorare le gambe, ma coinvolge tutto il corpo in un dialogo costante con il terreno. Ed è, soprattutto, una vera e propria terapia per la mente, un modo per staccare la spina dal caos del mondo moderno e ricaricare le nostre batterie mentali.
È, come diciamo spesso per la corsa, un modo per entrare in contatto con l’ambiente e sentirsi parte di esso, in una palestra a cielo aperto che non ha muri né tetto.
I benefici fisici che non ti aspetti: perché i sentieri sono meglio dell’asfalto
Camminare su un tapis roulant o sul marciapiede di casa è un ottimo esercizio cardiovascolare. Ma appena metti piede su un sentiero, il tuo corpo è costretto a fare un salto di qualità. Il terreno irregolare, le piccole salite, le radici e le pietre trasformano una semplice camminata in un allenamento di forza funzionale completo.
Ogni passo è diverso dal precedente. Questo costringe il tuo sistema nervoso a un lavoro straordinario di propriocezione e adattamento. I piccoli muscoli stabilizzatori delle caviglie e delle ginocchia, spesso dormienti, si attivano per mantenere l’equilibrio. Il tuo core deve lavorare costantemente per stabilizzare il tronco a ogni passo. I glutei e i quadricipiti vengono sollecitati in modo più completo durante le salite e le discese.
In pratica, mentre cammini, stai facendo centinaia di micro-esercizi per la stabilità e la forza, costruendo un corpo più resiliente e a prova di infortunio, in un modo che nessuna macchina in palestra potrà mai replicare.
La mente in modalità “reset”: come un’escursione combatte lo stress e l’ansia
Se i benefici fisici sono notevoli, quelli mentali sono a dir poco rivoluzionari. Un’escursione in natura è un potente “reset” per un cervello sovraccarico.
- La Biofilia in azione: L’essere umano ha una connessione innata e profonda con la natura. Il contatto con il verde, l’esposizione alla luce solare e l’aria fresca non sono solo piacevoli: hanno un effetto fisiologico misurabile. Riducono i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress), abbassano la frequenza cardiaca e attivano il sistema nervoso parasimpatico, quello del relax.
- Un “bagno di silenzio”: Come abbiamo visto parlando dei benefici del silenzio, il nostro cervello ha un disperato bisogno di pause dal bombardamento acustico della vita moderna. Un sentiero nel bosco non è mai completamente silenzioso, ma il suo “paesaggio sonoro” – il fruscio del vento, il canto degli uccelli, il rumore dei tuoi passi – è ristoratore, non stressante.
- Disconnessione forzata: Spesso, sui sentieri, il telefono non prende. E questa, ammettiamolo, è una benedizione. Essere irraggiungibili per qualche ora ci libera enormi risorse mentali, permettendo alla nostra mente di vagare, di essere creativa e di ritrovare la concentrazione che le notifiche costanti frammentano.
3 Consigli per la tua prima vera escursione
Ti è venuta voglia di provare? Ottimo. Non serve essere un alpinista esperto. Basta un po’ di preparazione e buon senso, gli stessi che useresti per preparare un cammino di più giorni.
1. Scegliere il sentiero giusto (dislivello, lunghezza, tipo di terreno)
Non fare l’eroe. Per la tua prima escursione, scegli un percorso ben segnalato, classificato come “Facile” (T – Turistico o E – Escursionistico). Controlla la lunghezza e, soprattutto, il dislivello positivo (i metri di salita totali). Un buon inizio potrebbe essere un percorso di 5-8 km con 200-300 metri di dislivello.
2. Le scarpe: la scelta più importante che farai
Sono il tuo unico punto di contatto con il terreno. Non servono subito scarponi pesantissimi. Per la maggior parte dei sentieri facili e di media difficoltà, un’ottima scarpa da trail running o una scarpa da escursionismo bassa è la scelta ideale: offre un buon grip, protezione e leggerezza. La cosa più importante è che sia comoda e già collaudata.
3. La sicurezza prima di tutto
Sono regole semplici, ma non negoziabili.
- Controlla il meteo prima di partire.
- Comunica sempre a qualcuno il tuo itinerario e l’orario previsto di rientro.
- Porta con te più acqua di quella che pensi ti serva e uno snack energetico.
- Salva sul telefono i numeri di emergenza e, se possibile, porta con te una piccola power bank.
Tornerai a casa stanco, ma felice
Questa è la promessa dell’escursionismo. Tornerai a casa con le gambe stanche, forse un po’ impolverato o infangato. Ma tornerai con la mente più leggera, le idee più chiare e una sensazione di pace che nessun’altra attività riesce a darti. Avrai fatto fatica, ma sarà una fatica che non svuota, ma che riempie. E non vedrai l’ora di rimetterti in cammino.


