Biofilia: perché il nostro cervello ha un bisogno ancestrale di natura (e come soddisfarlo anche in città)

Il tuo cervello è programmato per stare bene in mezzo al verde. Si chiama Biofilia. Ecco perché una corsa al parco o una pianta sulla scrivania possono concretamente ridurre lo stress e migliorare la tua concentrazione

Forse non hai bisogno di un’altra app di meditazione, ma solo di guardare un albero dalla finestra.

  • Biofilia: è il nostro bisogno innato e biologico di connetterci con la natura, un’eredità dei nostri antenati.
  • Cervello e stress: il contatto con ambienti naturali, anche piccoli, riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e migliora l’umore.
  • Benefici cognitivi: passare tempo nel verde aumenta la nostra capacità di concentrazione e la creatività.
  • Non solo boschi: la Biofilia si può soddisfare anche in città, non serve organizzare un’escursione in Trentino ogni weekend.
  • Soluzioni pratiche: integrare la natura nella routine urbana è semplice. Pensa a una corsa al parco, a piante sulla scrivania o a una pausa pranzo su un prato.
  • Una necessità, non un lusso: riconoscere questo bisogno non è un vezzo da fricchettoni, ma un passo fondamentale per il nostro benessere psicofisico.

Ti senti stressato? Forse hai solo bisogno di un albero.

Che tempi strani viviamo: abbiamo smartphone che potrebbero mandare un razzo sulla luna, scarpe con piastre in carbonio che ci fanno volare e frigoriferi che ci avvisano se sta per scadere lo yogurt. Eppure, basta una notifica di troppo, una riunione andata storta o la solita coda in tangenziale per mandarci in cortocircuito. Ci sentiamo schiacciati, ansiosi, perennemente in affanno. E allora giù di app per la mindfulness, corsi di gestione dello stress e tisane rilassanti al tiglio e biancospino.

E se invece la soluzione, o almeno una parte importante di essa, non si trovasse in un’applicazione ma è sempre stata lì fuori, a portata di mano? E se quel senso di oppressione che provi seduto alla scrivania per otto ore forse non fosse solo stanchezza ma una specie di nostalgia ancestrale? Una nostalgia per qualcosa che il nostro cervello rettiliano riconosce come “casa”: un albero, un filo d’erba, il suono del vento tra le foglie.

Cos’è la Biofilia: la scienza del nostro amore per la natura

La Biofilia è un’ipotesi scientifica, affascinante e solida, proposta dal biologo americano Edward O. Wilson. L’idea di fondo è molto semplice: noi esseri umani abbiamo una tendenza innata, scritta nel nostro DNA, a cercare connessioni con la natura e le altre forme di vita.

Pensaci un attimo. Per il 99% della nostra storia evolutiva siamo stati cacciatori-raccoglitori, nomadi immersi in paesaggi naturali. I nostri sensi si sono affinati per distinguere il fruscio di una preda da quello del vento, per riconoscere una bacca commestibile, per trovare riparo in una grotta. Il cemento, l’asfalto, gli schermi retroilluminati sono invenzioni recentissime per il nostro orologio biologico. Il nostro cervello, in fondo, è ancora quello di un tizio che viveva nella savana. Ecco perché la vista di un bosco, il rumore del mare o il profumo della terra bagnata ci provocano una sensazione di profondo e inspiegabile benessere. Non è romanticismo, è biologia.

I 3 benefici provati di una “dose” di verde sul tuo cervello

Bastano pochi minuti a contatto con un ambiente naturale per innescare cambiamenti fisiologici misurabili.
Primo: riduzione dello stress.
L’esposizione al verde abbassa i livelli di cortisolo (il famigerato ormone dello stress), rallenta il battito cardiaco e abbassa la pressione sanguigna.
Secondo: miglioramento dell’umore.
La natura stimola la produzione di serotonina, regalandoci una sensazione di calma e felicità. È un antidepressivo naturale, senza effetti collaterali.
Terzo: aumento della concentrazione. Il nostro cervello, bombardato costantemente da stimoli artificiali, va in “sovraccarico cognitivo”. La natura, con i suoi stimoli morbidi e non invadenti (la cosiddetta “fascino soft”), permette alla nostra attenzione di riposarsi e rigenerarsi, migliorando le nostre capacità cognitive e la creatività una volta tornati alla scrivania.

Come soddisfare il tuo bisogno di natura (anche se vivi in centro città)

“Tutto molto bello”, starai pensando, “ma io vivo al quinto piano di un condominio in circonvallazione e l’unica natura che vedo è il ficus di plastica nell’atrio”. Calma. Soddisfare il nostro bisogno di Biofilia non richiede necessariamente di trasferirsi in una baita in Val di Fassa. Si tratta di integrare piccole, consapevoli dosi di natura nella nostra routine.

La corsa nel parco: il tuo “forest bathing” quotidiano

Non devi per forza correre in un bosco secolare. Quel parco cittadino che hai sempre snobbato è perfetto. Invece di correre sul tapis roulant guardando il telegiornale, esci. Concentrati sulle sensazioni: l’aria fresca nei polmoni, il terreno irregolare sotto i piedi, i colori degli alberi che cambiano con le stagioni. È la versione urbana dello Shinrin-yoku, il “bagno nella foresta” giapponese. Stessi benefici, meno chilometri da fare in macchina.

La scrivania “biofila”: circondati di piante

Se non puoi andare nella natura, porta la natura da te. La presenza di piante in ufficio aumenta infatti la produttività e il benessere dei dipendenti. Basta una piccola pianta grassa o una felce sulla scrivania per creare un micro-ambiente più sano e stimolante. È un piccolo gesto che dice al tuo cervello: “Tranquillo, non siamo intrappolati in una scatola di cemento”.

La pausa pranzo sull’erba

Invece di mangiare la solita triste insalata davanti al monitor del computer, prendi il tuo pranzo e vai a sederti sull’erba dell’aiuola più vicina. Togliti le scarpe (se il contesto lo permette), senti il contatto con la terra. Osserva le formiche che si affannano, guarda le nuvole passare. Dieci minuti così valgono più di un’ora di scroll compulsivo sui social.

La natura non è una destinazione, è una necessità.

Abbiamo imparato a prenderci cura del nostro corpo con l’alimentazione e l’allenamento. Ora è il momento di capire che anche la nostra mente ha bisogno del suo nutrimento specifico. La natura non è un lusso da concedersi in vacanza, un bel paesaggio da mettere come sfondo del desktop. È un bisogno fondamentale, una necessità biologica la cui carenza ha conseguenze concrete sul nostro equilibrio. Riconoscerlo e agire di conseguenza, anche con piccoli gesti quotidiani, è forse uno degli atti di cura più intelligenti e rivoluzionari che possiamo fare per noi stessi.

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4 Commenti

  1. Signori noi siamo sereni a contatto con la natura, perché noi SIAMO la Natura!
    Soltanto che l’uomo se n’è allontanato sempre di più, rinnegando se stesso.
    Ecco perché è in costante sofferenza…

  2. Grazie per questo articolo, sono una guida di benessere forestale, scoprire di essere natura e di farne parte mi ha fatto “tornare a casa” ed è stato così bello che mi sono formata per guidare verso la stessa meta chi ne sente il bisogno. Credo che la “spiritualità green” sia la migliore via per le nostre esistenze, perché facciamo parte tutti della stessa rete, quella della vita, tutti i viventi nessuno escluso.

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