Il “Dopamine Menu”: la lista di attività (non digitali) per ricaricare il cervello

Il tuo cervello ha fame di stimoli, ma tu continui a nutrirlo con il cibo spazzatura dei social network. Scopri come creare un "Dopamine Menu" per scegliere attività che ti saziano davvero, dalla corsa alla lettura

Il cervello affamato di stimoli spesso si accontenta del cibo spazzatura digitale: il Dopamine Menu è la dieta gourmet che ti serve per tornare felice.

  • Quando siamo stanchi o annoiati, il cervello cerca dopamina facile, spingendoci verso lo scrolling infinito o il cibo spazzatura.
  • Il Dopamine Menu è una lista fisica di attività gratificanti divise per “portate”, progettata per ridurre la fatica decisionale nei momenti di calo.
  • Gli antipasti sono attività veloci (sotto i 10 minuti) per un boost immediato, come accarezzare il cane o fare stretching.
  • I piatti principali sono attività più impegnative che richiedono tempo ma nutrono davvero, come correre, cucinare o leggere.
  • I contorni rendono piacevoli le attività noiose: ascoltare un podcast mentre pulisci o mettere la musica giusta mentre lavori.
  • È fondamentale scrivere il menu su carta e appenderlo in vista: se lo tieni sul telefono, finirai inevitabilmente su Instagram.

Quando sei annoiato, prendi il telefono. E se avessi qualcosa di meglio da fare?

Probabilmente ti è successo anche cinque minuti fa. Hai un momento di pausa, sei in fila alla posta, o semplicemente sei stanco morto sul divano dopo cena. Il tuo cervello, che è una macchina meravigliosa ma anche incredibilmente pigra, sente un vuoto. Ha “fame” di stimoli. E cosa fa? Ti guida, con la precisione di un missile teleguidato, verso la tasca dove tieni lo smartphone.

Sblocchi lo schermo, apri un social a caso e inizi a scorrere. Non stai cercando nulla di preciso. Stai solo cercando di placare quella fame chimica di dopamina. Il problema è che lo scrolling è l’equivalente neurologico di mangiare un sacchetto di patatine fritte a stomaco vuoto: ti riempie momentaneamente, ma dopo dieci minuti ti senti peggio di prima, gonfio di informazioni inutili e ancora più affamato di qualcosa di reale.
Viviamo in un buffet “all you can eat” di distrazioni digitali, ma stiamo morendo di fame di esperienze vere. La soluzione non è buttare il telefono (impossibile), ma preparare un menu alternativo per quando arriva quella fame. Benvenuto nel mondo del “Dopamine Menu”.

Cos’è il “Dopamine Menu” e perché sta salvando la salute mentale di molti

Il concetto, nato e cresciuto (ironicamente) sui social e molto amato dalla community ADHD, è geniale nella sua semplicità. Quando siamo in uno stato di bassa energia o noia, soffriamo di “fatica decisionale”. Non abbiamo la forza mentale di pensare: “Cosa potrei fare di costruttivo adesso?”. Quindi scegliamo l’opzione di default: il telefono.

Il Dopamine Menu interviene proprio qui. È una lista precompilata di cose che ti piace fare, divisa in categorie come il menu di un ristorante. Quando senti il bisogno di stimoli, non devi pensare. Devi solo guardare il menu e ordinare.
L’obiettivo è sostituire la dopamina “cheap” (veloce, facile, ma vuota) con la dopamina “slow” (quella che deriva dal compimento di un’azione reale e che lascia un senso di soddisfazione duraturo). È la differenza che passa tra guardare un video di qualcuno che corre e andare a correre.

Come costruire il tuo Menu della Dopamina personale**

Non esiste un menu fisso, devi creare il tuo basandoti su ciò che ti fa stare bene. Prendi un foglio e dividilo in queste sezioni.

Gli antipasti (5 minuti): saltelli, respiro, una canzone

Questi esercizi aiutano molto. Sono attività che richiedono pochissimo sforzo, danno una gratificazione immediata e non ti impegnano per ore. Sono perfetti quando hai solo bisogno di un “reset” rapido tra una riunione e l’altra o quando la noia ti assale.
Esempi classici: bere un bicchiere d’acqua fresca, fare 10 saltelli sul posto, accarezzare il gatto, annaffiare una pianta, ballare su una singola canzone scatenata, fare tre respiri profondi guardando fuori dalla finestra. È il piccolo snack sano che ti impedisce di abbuffarti di reel.

I piatti forti (30+ minuti): corsa, passeggiata, hobby

Qui c’è la sostanza. Sono le attività che ti nutrono. Richiedono un po’ di attivazione iniziale (la famosa frizione), ma una volta che ci sei dentro, ti fanno entrare nel “flow”.
Per noi runner, il piatto forte per eccellenza è ovviamente la corsa. Ma può essere anche una lunga passeggiata senza meta, cucinare una ricetta nuova, leggere un capitolo di un libro cartaceo, suonare uno strumento, fare giardinaggio serio. Sono le cose che, quando le finisci, ti fanno dire: “Ah, sono contento di averlo fatto”. Nota bene: nessuno ha mai detto “Sono contento di aver passato due ore su TikTok”.

I contorni: quelle cose che rendono tutto più bello

I contorni non sono attività a sé stanti, ma cose che puoi aggiungere ad attività necessarie (e magari noiose) per renderle più appetibili.
Devi pulire casa? Il contorno è il tuo podcast preferito. Devi rispondere alle mail? Il contorno è una playlist lo-fi e una tazza di tè bollente. Devi andare al lavoro nel traffico? Il contorno è un audiolibro avvincente. I contorni servono a rendere digeribile anche la verdura più amara.

Scrivilo davvero: perché devi averlo sotto gli occhi (non sul telefono!)

C’è un solo errore fatale che puoi commettere con il Dopamine Menu: scriverlo nelle note del telefono.
Se per consultare la lista di cose da fare per non usare il telefono devi prendere in mano il telefono, hai perso in partenza. Vedrai una notifica, un pallino rosso, e addio menu.
Devi essere analogico. Scrivilo su un foglio, su una lavagnetta in cucina, su un post-it attaccato al monitor del computer. Deve essere un oggetto fisico che invade il tuo spazio visivo. Quando la noia colpisce, i tuoi occhi devono cadere sulla lista, non sullo schermo nero.

Scegliere la gioia reale invece di quella facile

Il “Dopamine Menu” non è una dieta punitiva. C’è spazio anche per i “Dolci” (sì, puoi includere un po’ di social o di TV, ma alla fine, come dessert, non come pasto principale).
Si tratta di diventare consumatori consapevoli del proprio tempo e della propria chimica cerebrale. La prossima volta che ti senti giù, annoiato o irrequieto, non andare al distributore automatico dei like. Guarda il tuo menu. Ordina una corsa, una canzone o un abbraccio. Il tuo cervello, sazio e felice, ringrazierà.

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