La città che non vedi

La corsa è un atto sensoriale. Ti costringe a notare le crepe e la luce. Trasforma lo "sfondo" in "esperienza" e te in un esploratore.

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In auto, sei un passeggero della tua vita. Correndo, diventi un esploratore: la corsa è l’unico modo per sentire, annusare e leggere davvero la città che pensavi di conoscere.


Quando sei in auto, o su un autobus, la città è solo uno sfondo. Un susseguirsi di edifici, semafori e vetrine che scorre oltre il finestrino. È semplicemente lo spazio che devi attraversare per andare da un punto A a un punto B.

Ma quando corri, tutto cambia. Il mondo rallenta, e tu inizi a leggere la città, invece di limitarti ad attraversarla.

Alle sei del mattino, non vedi solo l’insegna del panificio: senti il profumo del pane appena sfornato, un odore che alle nove sarà già svanito. Noti quel piccolo murale nascosto in un vicolo che hai ignorato per anni. Per la prima volta, senti la pendenza esatta di quella strada che in macchina ti è sempre sembrata piatta.

La corsa è un atto sensoriale. Ti costringe a notare le crepe nel marciapiede, la trama di un muro, il modo in cui la luce colpisce un palazzo in un’ora precisa del mattino. Non stai solo attraversando la tua quotidianità; la stai esplorando. Ne scopri i segreti. La corsa trasforma lo spazio da semplice “sfondo” a “esperienza” vissuta, e fa di te un esploratore del tuo stesso quartiere.

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