Test del respiro BOLT: misura la tua resistenza alla fatica

Hai il fiato corto? Fai questo test e scopri la verità sui tuoi polmoni.

Il test BOLT misura quanto tempo riesci a trattenere il fiato dopo un’espirazione normale: un punteggio alto indica una buona tolleranza all’anidride carbonica e, quindi, una maggiore resistenza alla fatica.

  • Non è l’ossigeno: La sensazione di “mancanza d’aria” non dipende dalla carenza di ossigeno, ma dall’accumulo di CO2.
  • Il Test: Espira normalmente, tappa il naso, cronometra. Fermati al primo desiderio netto di respirare.
  • Il Punteggio: Sotto i 20 secondi? Hai una bassa tolleranza alla fatica. Sopra i 40? Sei una macchina aerobica.
  • Migliorare: Allenare la respirazione nasale e fare esercizi di apnea controllata alza la tua soglia di tolleranza alla CO2.
  • Benefici: Un BOLT più alto significa meno fiatone a parità di sforzo.

Quanto sei in forma? Te lo dice il tuo respiro (in 30 secondi).

Tutti sappiamo quanto corriamo veloce sui 10k o qual è la nostra frequenza cardiaca a riposo. Ma c’è un parametro fondamentale della performance che quasi nessuno misura, ed è nascosto nel modo in cui respiriamo.

Non parlo della capacità polmonare (quanta aria entra), ma dell’efficienza respiratoria. Ovvero: quanto il tuo corpo è bravo a gestire la “fatica chimica”.

Esiste un test semplicissimo, che puoi fare ora seduto sulla sedia, che ti dà una risposta brutale e onesta sulla tua condizione. Si chiama BOLT (Body Oxygen Level Test). E potrebbe spiegarti perché, nonostante l’allenamento, ti ritrovi spesso con il fiatone prima del tempo.

Il test BOLT: cos’è la tolleranza alla CO2 e perché conta più dell’ossigeno.

Per capire il test, devi capire come funziona il respiro.
Quando senti il bisogno disperato di respirare (il “fiatone”), non è perché ti manca ossigeno. Il tuo sangue è quasi sempre saturo al 98-99%.
Quella sensazione di soffocamento è causata dall’accumulo di anidride carbonica (CO2).

Il tuo cervello ha dei sensori che monitorano costantemente la CO2. Se hai una bassa tolleranza, i tuoi sensori vanno in panico appena la CO2 sale un po’. Risultato: inizi ad ansimare precocemente, perdi efficienza e ti stanchi subito.
Se hai un’alta tolleranza, il tuo corpo può gestire livelli più alti di CO2 senza stress. Risultato: respiri meno, con più calma e ti stanchi molto dopo.

Il BOLT misura proprio questo: quanto tempo ci mette il tuo cervello a “scattare” quando smetti di respirare.

Come eseguire il test: la guida passo-passo per non barare.

Hai bisogno di un cronometro. Siediti comodo e rilassati per qualche minuto.

  1. Fai un respiro normale dal naso (piccola inspirazione).
  2. Fai un’espirazione normale dal naso (butta fuori l’aria passivamente, non forzare).
  3. Tappa il naso con le dita per impedire all’aria di entrare.
  4. Avvia il cronometro.
  5. Aspetta.
  6. Ferma il cronometro non appena senti il primo desiderio netto di respirare.

ATTENZIONE: Questo non è un test di forza di volontà. Non devi resistere finché non diventi blu. Devi fermarti quando senti la prima contrazione involontaria del diaframma o la gola che si stringe. Quando riprendi a respirare, il tuo respiro deve essere calmo e normale, non un gasp disperato. Se riprendi aria boccheggiando, hai barato e il test non vale.

Interpreta il tuo risultato: sei un principiante o un atleta d’élite?

Ecco cosa dice il tuo numero (in secondi):

  • Meno di 10 secondi: Allarme rosso. La tua respirazione è disfunzionale. Probabilmente respiri troppo, spesso con la bocca, e sei in uno stato di stress respiratorio cronico.
  • 10 – 20 secondi: Comune, ma migliorabile. Hai una tolleranza bassa. Probabilmente hai il fiatone appena fai le scale o aumenti il passo.
  • 20 – 30 secondi: Buono. Sei nella media delle persone attive, ma c’è margine per migliorare la performance.
  • 30 – 40 secondi: Ottimo. Hai un’ottima efficienza respiratoria e resistenza alla fatica.
  • Oltre 40 secondi: Livello Élite. Il tuo corpo è una macchina efficiente, capace di gestire sforzi intensi con un respiro controllato.

Come migliorare il tuo punteggio: esercizi di apnea e respiro nasale.

Se il tuo numero è basso, non disperare. La tolleranza alla CO2 si allena, proprio come i muscoli.

  1. Respira SOLO dal naso: Sempre. Mentre lavori, mentre dormi (usa i cerotti nasali se serve) e, soprattutto, durante le tue corse lente. All’inizio ti sembrerà di soffocare (il famoso “fame d’aria”), ma è proprio quello l’allenamento.
  2. Esercizi di “respiro leggero”: Durante il giorno, prova a respirare così piano e lentamente da non sentire l’aria che passa nel naso. Cerca di creare una leggera “fame d’aria” e mantienila per 3-4 minuti. Stai ri-calibrando i tuoi sensori.
  3. Camminata con apnea: Mentre cammini, espira, tappa il naso e cammina per 10-15 passi. Recupera respirando dal naso per 30 secondi. Ripeti.

Alzare il tuo BOLT da 15 a 30 secondi avrà un impatto sulla tua corsa più grande di qualsiasi scarpa in carbonio. Provare per credere.

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