C’è sempre un filo che collega le cose, dai tempi di Teseo e Arianna. Un filo che collega la disciplina ai risultati, la dedizione alla passione. Un filo può diventare una corda – e legare – ma può avvolgere, rendendoci più sicuri se ne abbiamo bisogno.
Nike Flyknit nasce così. Gli atleti volevano una scarpa con le qualità di una calza: avvolgenti ma impercettibili a chi la indossa.
Ok, tutti sappiamo che correre con i calzini potrebbe non essere una buona idea ma Nike è partita proprio da lì ed è passata per 4 anni di microingegneria per creare una tomaia in maglia – un unico strato – che fosse in grado di dare sostegno, supporto, flessibilità e traspirazione.
Il risultato è una scarpa, Flyknit Racer che pesa 160 grammi (la tomaia solo 34).
È una scarpa da gara (la vedremo ai piedi degli atleti di Kenya, Gran Bretagna, Russia e Stati Uniti alle olimpiadi di Londra) ma sarà disponibile anche un modello per gli allenamenti di tutti i giorni, la Nike Flyknit Trainer+ che si preannuncia essere 220 grammi di divertimento e velocità.
Entrambi i modelli faranno il loro esordio nella collezione HTM Flyknit e saranno disponibili dal prossimo luglio.
Un ultimo giudizio, estetico e personalissimo: WOW!
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