UNOZERO/ZEROUNO
L’inizio dell’anno per RunLovers inizia ovviamente il 1 gennaio, ma ci piace più pensare che inizi il 10: in quel giorno RunLovers è nato nel 2012 e quel giorno nel 2013 abbiamo compiuto un anno. Vissuto ovviamente di corsa :)
Raccontaci la tua storia, storyteller
A marzo decidiamo di raccontare cos’è una corsa molto particolare: tutta al femminile. Mancano 2 mesi, la run sarà a fine maggio a Milano. Solo donne, all’imbrunire. Alla call to action rispondono in tantissime, 13 vengono selezionate e per 2 mesi raccontano la loro vita e i loro allenamenti.
4 ore, 9 minuti, 44 secondi.
È il 15 aprile. Come ogni anno si corre la maratona di Boston, una delle più famose e partecipate e sentite del mondo. Esattamente alla 4a ora, 9 minuti e 44 secondi esplodono a circa 200 metri dall’arrivo su Boylston Street 2 ordigni che provocano 3 morti e 264 feriti. Qualche giorno dopo i responsabili vengono identificati e arrestati: sono due fratelli immigrati di origine cecena. Uno dei due muore nel conflitto a fuoco scoppiato durante la loro cattura, l’altro fugge ma viene arrestato qualche giorno dopo. Giacomo era là: l’ha corsa ed è fortunatamente arrivato prima dell’esplosione.
La nostra ossessione è fare correre il mondo intero
31 maggio: si corre la We Own The Night. 3700 donne corrono all’imbrunire colorando le strade di Milano di un unico allegro colore: l’arancio. È una festa e un trionfo, raccontato dalle nostre storytellers.
Girls Power
10 agosto: in una calda Mosca Valeria Straneo conduce la maratona dei mondiali di atletica fino a pochi km dalla fine. Viene poi superata ma conclude trionfalmente in 2a posizione. Emma Quaglia si classifica invece 6a. Per noi hanno vinto loro però!
Wilson Kipsang: 2:3:23
29 settembre: a Berlino il kenyano Wilson Kipsang stabilisce il nuovo record del mondo in maratona: 2 ore, 3 minuti e 23 secondi. What else?
Smile!
È bello concludere quest’anno con un sorriso: quello di chi ci arriva magari stanchissimo, sfinito ma soddisfatto: di aver sempre dato il massimo, di aver sempre cercato di fare il meglio. Come il sorriso di questa runner della NY City Marathon, e come quello di molti altri runner che hanno faticato, imprecato, sofferto, ma che sono arrivati alla fine. Con un sorriso che non scorderanno mai.