Un giorno Shane James crolla sul pavimento di fronte alla sua ragazza: inizia a contorcersi in preda ad atroci dolori alla schiena. Gli viene diagnosticata la sindrome di stiff-man o dell’uomo rigido, una patologia che colpisce una persona su un milione e che conduce all’irrigidimento del torace e delle anche e ad una postura, appunto, rigida. E anche ad insopportabili dolori.

La malattia orfana

È una malattia doppiamente bastarda perché avendo un’incidenza così bassa è “orfana”, cioè nessuna casa farmaceutica o centro ricerca sono disposti a studiarne una cura vista l’inesistente prospettiva di profitto.
I medici gli prospettano una sola cura non definitiva: controllare i sintomi e cercare di sopravvivere. Ma è a base di benzodiazepine e ha un effetto collaterale: la depressione.

C’è un’altra cura

Quasi casualmente un giorno Shane scopre che c’è un altro modo di controllare questi atroci spasmi: correre.
Mentre corre non ne ha, li controlla, è finalmente libero da questa infernale morsa. Inizia a correre, è condannato a correre.
Ora corre circa 400 km. Alla settimana. Quasi 20.000 all’anno.
Tanti? Troppi? Shane risponde molto semplicemente:

La vita è troppo preziosa per darsi per vinti.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.