Majambo e il concetto di performance in Swahili

Spesso, quando prendiamo in mano un paio di scarpe da running in un negozio, ne guardiamo il colore, ne soppesiamo la consistenza, le proviamo, le compriamo. Ma c’è una domanda che difficilmente ci poniamo: come sono state sviluppate?

O meglio, quali sono le fasi da quando nasce l’idea al momento in cui vedi le scarpe comparire sul mercato?
Ce n’è una in particolare su cui vorrei concentrassimo la nostra attenzione: i test prodotto.

Infatti, prima che delle scarpe da running vengano immesse nel mercato, vengono provate, corrette, testate, analizzate. E, soprattutto, passano attraverso le sensazioni delle diverse categorie di tester.

E così è successo anche per le adidas Adizero Adios Pro. Ma con dei tester d’eccezione perché, se vuoi creare delle scarpe da gara che siano vincenti, devi affidarti ad alcuni tra i più forti atleti al mondo.

Un atleta adidas mostra la prima versione delle Adizero Adios Pro che ha fatto dire il primo majambo!

I test

Parte del team di sviluppo adidas si è quindi trasferito in Kenya per alcune sessioni di test. E il processo di sviluppo è quello che puoi immaginare: prototipo / test / opinioni / modifiche / prototipo / test… e via così, finché le scarpe non sono perfette.

La perfezione, nel caso delle adidas Adizero Adios Pro, si è tradotta in: majambo!. La parola è stata pronunciata dagli atleti non appena messe ai piedi le scarpe, le stesse che trovi in negozio. Verrebbe quasi da pensare a “Lost in translation”, il film di Sofia Coppola, perché non è una parola così semplice da tradurre. Dietro ci sono molti significati, sensazioni, emozioni.

Nelle lingue occidentali verrebbe da tradurre “majambo” con “wow”, è però comunque riduttivo. Majambo in swahili rappresenta qualcosa di nuovo, inatteso, stupefacente, da cui non riesci a staccarti. E, in effetti, le adidas Adizero Adios Pro sono proprio così (qui trovi la recensione).

E mi piace pensare che, dietro a tutta la tecnologia necessaria per sviluppare queste scarpe, ci sia anche un’emozione, una sensazione e una bellissima storia. Fuori dai laboratori e sulle polverose strade degli altipiani keniani.

PUBBLICATO IL:

Altri articoli come questo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.