Se vuoi tenerti in forma, vai a correre.
Se vuoi cambiare la tua vita, diventa un corridore.
No, non preoccuparti, non è un articolo con le solite frasi motivazionali per spingerti oltre il limite e farti uscire dalla zona comfort. O meglio, non nasce con questa intenzione, ma se dovesse poi darti qualche spunto per farlo, ben venga. È un articolo che parla di abitudini, di tentativi e, soprattutto, degli errori che chi inizia a correre può commettere.
Partiamo dalla prima cosa allora: le nostre abitudini.
Per quanto possano essere incasinate e imprevedibili, le abbiamo tutti delle abitudini, soprattutto se la carta d’identità ci dice che abbiamo superato i trent’anni. Sono tutte quelle cose che facciamo in modo più frequente rispetto ad altre, anche senza programmarle e che potremmo orientativamente distribuire non sulla singola giornata, ma su uno spazio temporale di almeno una settimana. A esempio, un’abitudine potrebbe essere quella di lavare la propria auto alla domenica mattina, o l’andare a fare la spesa al pomeriggio del sabato. Potremmo considerare come abitudini tutte quelle cose da fare per le quali possiamo scegliere noi quando farle, pertanto dalla lista lunghissima che potremmo redigere si possono escludere lavoro, studio e poche altre cose. Tutto il resto è modificabile, e per trovare il giusto modo di modificarlo, dobbiamo passare allo step successivo.
I tentativi, ovvero: la molla che ci fa scattare in avanti
Prima di diventare un corridore, di decidere cioè che la corsa avrebbe dovuto far parte costante della mia vita, alla domenica mattina di solito lavavo la mia auto. Non era una cosa tassativa, ma era una mia abitudine. Ci impiegavo un’ora e mezzo circa a fare tutta la pulizia con l’aspiratore all’interno e secchio e sapone all’esterno (più o meno il tempo che impiego anche ora, d’altronde). Ecco, da quando ho cominciato a correre su lunga distanza, le parole “domenica mattina” si sono trasformate in “corsa lunga della domenica mattina”, quindi l’abitudine del lavaggio auto ha dovuto necessariamente subire delle modifiche.
Il primo tentativo era stato quello di lavarla dopo aver corso, ma è fallito miseramente, perché sin dalla prima volta, a nemmeno metà lavaggio, ero già in ritardo per il tassativo pranzo domenicale in famiglia (ecco, questo è un altro esempio di non-abitudine, perché l’orario non lo puoi decidere tu). Allora ho provato a cambiare giorno per il lavaggio, ma spostandolo al pomeriggio del sabato poi non riuscivo a far la spesa con tranquillità. Ho tentato allora di fare il lavaggio infrasettimanale. Nemmeno a parlarne, troppo poco tempo a disposizione.
La soluzione è stata semplice, anche se un po’ costosa a livello di sforzo mentale: svegliarmi prima alla domenica e andare a correre studiando le tempistiche in modo che al ritorno avessi a disposizione l’ora e mezzo necessaria per lavare l’auto. Dopo le prime quattro o cinque volte, la mia abitudine di lavare l’auto alla domenica era diventata l’abitudine di correre e poi lavare l’auto. Tentativo riuscito.
Gli errori DA fare
Eh, questo non te l’aspettavi, no? Solitamente si leggono liste di errori da non fare, ma non stavolta. Perché le abitudini che devi costruire tramite tentativi passano necessariamente dagli errori, e quelli sono strettamente personali e non sono identificabili per tutti, se non a grandi linee. Se è facile a esempio consigliarti di non sovraccaricare il tuo corpo con allenamenti troppo pesanti – che è un suggerimento che va bene per chiunque – consigliarti di lavare la macchina al sabato pomeriggio ha molto meno senso, perché è una cosa che può valere per me ma non per tutti gli altri.
E allora, cosa devi fare? Facile: prendi un piano di allenamento (qualsiasi distanza va bene), mettilo nel calendario e poi siediti alla scrivania, sul divano o dove vuoi e vedi un po’ tu come puoi incastrare tutte le cose che fanno parte della tua vita con la corsa. Non scoraggiarti se qualche volta una delle cose che avevi previsto di fare ti verrà male, o non avrai abbastanza tempo. Fa parte del gioco e ti serve per migliorare. Cambia qualcosa nelle tue abitudini, fai un altro tentativo e vedi se l’errore commesso viene risolto.
Il passaggio da una persona che corre di tanto in tanto per tenersi in forma a una per la quale la corsa fa parte delle cose della propria vita sta tutto qui, nel non demoralizzarsi, nel cercare nuove soluzioni e nel non arrabbiarsi per aver fatto degli errori. Che è una nuova lista di cose da fare, lo so, ma non ti aspettavi mica che non ci fosse proprio nemmeno un elenco piccolo piccolo, no?