Quando la difficoltà è correre piano

Le easy run o recovery run sono tanto importanti quanto i lavori di qualità, ma nonostante questo sono spesso e volentieri snobbate e trascurate


  • La Corsa Easy è quella che faisenza preoccuparti del tempo, permettendo al corpo di recuperare e migliorare gradualmente.
  • Basa il ritmo sulla sensazione corporea, ignorando le pressioni esterne e gli strumenti tecnologici.
  • Elimina l’ego e l’orgoglio, concentrandoti sulla gestione dell’energia per migliorare costantemente le prestazioni.

 

Con una mano sulla coscienza rispondi sinceramente a questa domanda: esci mai per fare una corsa easy, senza mai guardare l’orologio, senza badare al ritmo, alla frequenza e a nessun altro dato che possa influenzarti? Se la risposta è no sappi che sotto un certo punto di vista ti stai inconsapevolmente auto sabotando, andando a compromettere le tue potenzialità di miglioramento.

Più lento oggi, più veloce domani

Pare un’ossimoro ma funziona. Le easy run o recovery run sono la base di costruzione della capacità aerobica oltre che un mezzo per recuperare attivamente dopo un allenamento di qualità, come per esempio lo possono essere le ripetute, i fartlek e tutti gli allenamenti che prevedono delle variazioni di ritmo.

È un concetto semplice nella teoria ma di difficile applicazione. Perché correre piano mette in crisi così tanti runner? Le due principali motivazioni sono:

  • un’insufficiente conoscenza e percezione del proprio corpo;
  • un senso di vergogna che potrebbe insorgere nel correre a ritmi “troppo lenti” (i miei amici cosa penserebbero vedendo le mie attività su Strava?!).

Più correrai veloce più diventerai veloce (sbagliato!)

È una falsa credenza, come i falsi amici che a scuola ci hanno confuso durante le lezioni di lingua inglese. La realtà è che se ti dedicherai per la maggior parte del tempo a correre forte senza mai allentare la tensione l’unico traguardo che potrai tagliare è quello dell’overtraining o di un possibile infortunio da stress o sovrallenamento.

Qual è un passo easy?

È qualunque ritmo a cui tu riesca a correre senza fare fatica. Non ti servirà alcuna formula né alcun calcolo, dovrai solo e semplicemente basarti sulle tue sensazioni. Non dovrai badare a nessun dato. Se sei Garmin-dipendente e proprio non vuoi fare a meno di indossarlo disattiva ogni notifica e avviso sonoro e gira lo schermo così da non avere la tentazione di dargli una sbirciatina. Quello che devi fare è semplicemente correre. Correre e basta. Facile no? In teoria dovrebbe esserlo ma per alcuni può risultare tutt’altro che semplice perché non sempre siamo abituati a conoscere ed ascoltare il nostro corpo e capire come questo si muove nello spazio. Al termine della corsa dovresti avere la sensazione di poter proseguire senza problemi.

Troppo piano non esiste

Non esiste un ritmo di corsa troppo lento per quando esci a fare una corsa easy. Impara a liberarti dalle pressioni, dai giudizi e dall’ansia da prestazione. La cosa migliore che tu possa fare per te stesso e per migliorare nella corsa è mettere da parte l’ego e l’orgoglio.

Saper gestire le forze e le energie dovrebbe essere la base su cui costruire un progressivo miglioramento. Più sarai bravo a gestire le giornate che prevederanno corse easy e di recupero tanto più arriverai pronto e carico di energie nei giorni in cui ti aspetteranno gli allenamenti più impegnativi e intensi.

Qualche trucco per non cadere in tentazione

Sfrutta queste uscite per scoprire nuovi percorsi, spostando l’attenzione sugli elementi di novità e su nient’altro. Fissa un appuntamento con amico, così da regolare il ritmo in modo da riuscire a chiacchierare. Se invece sei solo lascia a casa gli auricolari e concentrati sul suono del tuo respiro. Ascoltare la musica porta spesso e volentieri a farsi guidare dal ritmo delle note, perdendo il controllo della propria corsa.

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