Cal Ai, l’app che conta le calorie con una foto (e con l’Ai)

Hai provato altre app per tenere traccia di quello che mangi e dopo poco hai mollato? È normale, ma oggi c’è un’app che promette di semplificare molto la questione. Aiutandoti a controllare il peso.


  • Cal AI semplifica il conteggio delle calorie: basta scattare una foto del pasto e l’AI riconosce gli alimenti, stimando calorie e nutrienti.
  • Creata da due studenti liceali, l’app ha già superato il milione di download e sta generando milioni di dollari in entrate.
  • Utile ma con qualche limite: funziona bene con cibi semplici, meno con piatti complessi. Ha una prova gratuita di 3 giorni, poi un abbonamento a pagamento.

 

Ammetto di aver sempre avuto un rapporto complicato con le app per il conteggio delle calorie. Ho provato a usarne diverse nel corso degli anni, ma il risultato è stato sempre lo stesso: dopo pochi giorni mollavo. Il problema? Registrare ogni singolo alimento era una rottura. Dovevo cercarlo in un database spesso incompleto, scegliere tra mille varianti (era davvero il mio piatto di pasta quello che avevano inserito?) e alla fine ritrovarmi con calcoli che sembravano usciti da un generatore di numeri casuali. E se il cibo me lo preparavo io (cosa che faccio 9 volte su 10) cosa dovevo fare? Scansionare ogni materia prima? E i condimenti? Pesarli tutti? Non ce l’avrei mai fatta, e infatti.

Insomma, mi chiedevo se non esistesse un modo più immediato, magari scattando semplicemente una foto e lasciando che fosse l’intelligenza artificiale a fare il lavoro sporco. Beh, oggi ho scoperto che c’è. Si chiama Cal AI ed è un’app che promette di dirti quante calorie (e nutrienti) ha il tuo pasto con un semplice scatto. Sembra magia? In effetti un po’ lo è. Ma funziona davvero? L’ho provata e, con qualche riserva, posso dire di sì.

Come funziona

L’idea alla base di Cal AI è tanto semplice quanto geniale: scatti una foto del tuo pasto e l’app riconosce automaticamente gli alimenti, stimando le calorie e i macronutrienti. Ma non solo: puoi anche scansionare il codice a barre di un prodotto confezionato (cosa che già molte altre app fanno), fotografare la lista degli ingredienti o caricare immagini dalla tua galleria. Se preferisci il metodo classico, puoi cercare manualmente gli alimenti in un database.

Il cuore di Cal AI è un sistema di intelligenza artificiale addestrato per riconoscere i cibi e stimarne i valori nutrizionali. A quanto dicono i creatori, l’accuratezza del riconoscimento è vicina al 90%. Non male, considerando che fino a qualche anno fa una cosa del genere sembrava impossibile.

Chi se l’è inventata? Spoiler: stanno ancora facendo le scuole superiori

Se pensavi che dietro questa app ci fosse un colosso della tecnologia, ripensaci. Cal AI è stata creata da due studenti delle superiori: Zach Yadegari e Henry Langmack. Due ragazzi che, tra un compito di matematica e un allenamento di basket, hanno sviluppato un’app che in pochi mesi ha superato il milione di download e generato milioni di dollari di entrate. Il che, per inciso, spiega anche la differenza fra l’avere un’idea e il realizzarla (non a caso si dice che la proporzione è “1% idea, 99% esecuzione): l’idea l’avevo avuta io, ma a realizzarla c’hanno pensato loro. E il merito è tutto loro.

Ma torniamo proprio a loro: a maggio 2024, quando hanno lanciato Cal AI, probabilmente i loro amici erano impegnati a scegliere cosa fare dopo il diploma. Loro invece stavano costruendo un’azienda che, a giudicare dai numeri, ha un futuro piuttosto brillante. Se ti stai chiedendo cosa stessi facendo tu a 17 anni, siamo in due.

Funziona?

Ora, veniamo alla domanda più importante: Cal AI è utile nella vita di tutti i giorni? Dopo averla usata per qualche giorno, la mia risposta è: sì, con qualche riserva.

Ecco cosa mi è piaciuto:

  • La facilità d’uso: scatti una foto e hai subito un’idea delle calorie e dei macronutrienti.
  • L’integrazione con un piano nutrizionale: non è solo un contacalorie, ma un sistema che ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi (perdere peso, mantenerlo o aumentarlo).
  • I dettagli nutrizionali: non si ferma alle calorie, ma ti dice anche quanto stai assumendo in termini di proteine, grassi e carboidrati.

Ecco invece cosa mi ha convinto meno:

  • L’accuratezza non è perfetta: con cibi complessi (tipo una lasagna o un piatto di sushi misto), l’app fa fatica a riconoscere tutti gli ingredienti.
  • La traduzione italiana lascia un po’ a desiderare: si vede che è stata fatta in fretta (molto probabilmente con l’Ai, che non capendo bene il contesto propone delle traduzioni incomprensibili, per esempio fornendo fra i tipi di dieta, oltre a vegana, pescetariana o vegetariana, anche un’emblematica “Chiavi” – Boh) e in alcuni punti è un po’ macchinosa.

Ma considerando che è stata creata da due studenti, direi che possiamo chiudere un occhio. E probabilmente, con il successo che sta avendo, miglioreranno presto questi aspetti.

Quanto costa?

Prima ti ho parlato di soldi, ed ecco da dove vengono. Cal Ai è disponibile per una prova gratuita per soli 3 giorni, poi offre diverse opzioni di abbonamento. Al primo accesso ti propongono un’offerta “once in a lifetime” dell’80%, che abbassa il costo annuale a meno di 20 euro. Dopo, il prezzo è di 34,99 euro all’anno o più alto se decidi di pagare mensilmente.

Vale la pena? Se usi spesso questo tipo di app e vuoi uno strumento più immediato, potrebbe essere un buon investimento. Se invece sei solo curioso, sfrutta i tre giorni di prova e vedi se fa al caso tuo.

Conta davvero contare le calorie?

C’è un aspetto che merita una riflessione più ampia: il conteggio delle calorie è davvero il metodo migliore per gestire l’alimentazione?

Negli ultimi anni, molti esperti di nutrizione hanno ridimensionato l’importanza di questo approccio. Non tutte le calorie sono uguali: 500 kcal di verdure hanno un effetto completamente diverso rispetto a 500 kcal di biscotti. Inoltre, l’assimilazione dei nutrienti varia da persona a persona e dipende da tanti fattori (metabolismo, attività fisica, qualità degli alimenti).

Insomma, contare le calorie non deve diventare un’ossessione. Più che il numero in sé, è utile capire la composizione nutrizionale di ciò che mangiamo. In questo senso, strumenti come Cal AI possono essere d’aiuto, ma sempre con il giusto equilibrio.

In conclusione

Quello che posso dire è che Cal AI è una delle app più interessanti nel suo genere. Non è perfetta, ma ha un potenziale enorme. È veloce, intuitiva e permette di avere un’idea chiara di cosa stai mangiando senza dover passare mezz’ora a registrare tutto manualmente.

Se ti incuriosisce l’idea di un’app che riconosce il tuo cibo con una foto, te la consiglio. Magari ti semplifica davvero la vita.

(Via Techcrunch)

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