Viaggi e feste: una routine di mobilità “invisibile” per non arrivare bloccati

Non devi allenarti di più: devi muoverti meglio, a pezzetti. Ecco come sopravvivere a treni, aerei e divani senza trasformarti in un pezzo di legno.

Una strategia di “micro-movimenti” da inserire nelle pause della giornata per contrastare la rigidità da viaggio e sedentarietà natalizia, senza bisogno di attrezzi o tappetini.

  • Il problema: La staticità prolungata (auto, tavola) “incolla” le articolazioni.
  • La soluzione: Non una sessione lunga, ma 4 “snack” di mobilità da 2 minuti.
  • Target: Schiena, torace (per chi guida/sta al telefono) e anche (per chi sta seduto).
  • Il metodo: Movimenti “stealth” (invisibili o quasi) da fare ovunque.
  • Il risultato: Arrivare a gennaio sentendosi fluidi, non arrugginiti.

Perché ti blocchi (e perché non è colpa dell’età)

C’è un momento preciso, solitamente quando scendi dalla macchina dopo 4 ore di autostrada o ti alzi da tavola dopo il pranzo di Natale, in cui ti senti come l’Uomo di Latta del Mago di Oz prima dell’olio.
La prima scusa che ci diamo è: “Eh, l’età”.
Ma, in verità, non è l’età. È l’inerzia.

Il corpo umano è una macchina bellissima che si adatta a tutto. Se gli chiedi di stare seduto a forma di “L” per sei ore, lui diventa bravissimo a stare a forma di “L” e, per risparmiare energia, accorcia i muscoli che non usi (flessori dell’anca) e irrigidisce quelli che devono sostenerti (schiena).
Il dolore che senti non è vecchiaia, è il tuo corpo che ha preso la forma del sedile. Per “sbloccarti” non serve una sessione di yoga di un’ora (chi ha il tempo?), ma serve ricordare al cervello che le tue articolazioni possono fare anche altro.

Routine invisibile: 4 micro-momenti (2’ ciascuno)

La strategia vincente per le feste è la frequenza, non l’intensità.
L’obiettivo è accumulare 8 minuti di mobilità al giorno, divisi in 4 blocchi da 2 minuti. Puoi farli mentre aspetti che il caffè salga, mentre fai benzina, in bagno all’autogrill o mentre guardi un film sul divano.
Nessuno deve accorgersi che ti stai “allenando”.

Sequenza A (schiena/torace)

Questa è dedicata a chi guida, viaggia in aereo o passa il tempo a scrollare il telefono sul divano. L’obiettivo è aprire quello che la vita moderna chiude.

  1. L’apriscatole (Thoracic Rotation): Da seduto (o in piedi), metti una mano dietro la nuca e ruota il gomito verso l’esterno e indietro, seguendolo con lo sguardo. Fai 10 rotazioni per lato. Serve a sbloccare la mobilità toracica che spesso è causa di mal di collo e schiena.
  2. Il “raggiungi il cielo”: Intreccia le mani, spingi i palmi verso l’alto e allungati come se volessi toccare il soffitto, inspirando profondamente. Poi inclinati leggermente a destra e sinistra. Perfetto da fare in piedi all’autogrill.

Sequenza B (anche/caviglie)

Questa è per la parte bassa, quella che soffre di più la posizione seduta.

  1. Lo Squat “di attesa”: Invece di stare in piedi curvo sul telefono mentre aspetti il treno o il caffè, scendi in uno squat profondo. Non serve farlo perfetto: puoi tenerti a una sedia o al lavandino. Restaci 30-60 secondi. Questo “resetta” le anche e allunga la schiena.
  2. Il cerchio invisibile: Da seduto (anche a tavola, nessuno ti vede), solleva leggermente un piede e fai delle ampie rotazioni con la caviglia. Poi, se riesci, fai lo stesso con l’anca (magari non durante il brindisi), ruotando il ginocchio verso l’esterno e l’interno.

Se fai pesi/corsa: quando farla

Se durante le feste riesci a ritagliarti del tempo per una corsa o un allenamento vero, dove inserire questa routine?

  • Prima: Usala come “check-in” del corpo. Se senti le anche bloccate, insisti sulla Sequenza B prima di partire a correre.
  • Dopo: Usala come defaticamento. La sera, davanti alla TV, fare qualche minuto di squat profondo o di rotazioni toraciche aiuta il sistema nervoso a rilassarsi e favorisce il sonno.

Ricorda: la mobilità non deve essere perfetta per funzionare. Deve solo essere fatta. Muoviti poco, ma muoviti spesso.

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