Alcune cose che dovresti sempre fare

La routine è spesso considerata negativamente. Queste invece sono routine o abitudini che faresti bene ad avere

La routine, si sa, non ha una gran fama. Quando qualcosa diventa di routine perde interesse e spesso si dice che qualcosa “è di routine” per dire che non riserva novità, che annoia, che si preferirebbe fare altro. Siamo i primi a dire che fra la strada nota e quella sconosciuta bisogna sempre scegliere quest’ultima, ma è anche vero che la routine e certe abitudini hanno una grandissima importanza. Come potremmo avere abitudini positive (che, come spesso ti ripetiamo, sono le uniche che costruiscono i cambiamenti duraturi e positivi) senza avere routine?

La ripetizione di certi gesti o sequenze di azioni ha anche un altro vantaggio: costruisce uno schema ripetitivo che dà sicurezza nel caos della vita. Insomma: è bello sperimentare e variare ma a nessuno piace non avere punti di riferimento. Inoltre non è possibile misurare la forza del cambiamento senza confrontarlo con un sistema stabile.

Si possono avere tante abitudini. Noi abbiamo queste e te le proponiamo. Hanno un grande pregio: non richiedono molto tempo e le puoi mettere in pratica ovunque. Non dimenticare di raccontarci anche le tue, le aspettiamo nei commenti :)

1. Bere al risveglio

Questa è davvero facile ma molto efficace. Molti garantiscono che abbia più effetto di un caffè e noi lo confermiamo. È incredibile quanto possa fare un semplicissimo bicchiere d’acqua fresca bevuto appena aperti gli occhi: è come accendere il motore e sentire che tutte le parti del corpo si scaldano e sono pronte a ripartire. Come mai? C’è chi dice che, semplicemente, l’acqua dia quel dolce choc che riattiva i processi cellulari. Non che durante la notte si interrompano ma diciamo che gli dà un po’ di accelerazione.

2. Fare degli esercizi a corpo libero

Per completare il risveglio del corpo perché non fare una sessione veloce di esercizi a corpo libero? Noi amiamo molto i Cinque Tibetani ma va bene qualsiasi tipo di esercizi non particolarmente faticosi o impegnativi, praticandoli anche per non più di 10 minuti. Diciamo che la misura giusta è “Sentirsi lievemente affaticati”. Insomma, niente di traumatico. Lo yoga per esempio va benissimo. E se non credi ci sia bisogno di riaprire i chakra, pensa di farlo solo perché il tuo corpo è stato a riposo per diverse ore e ha bisogno di essere riportato all’azione poco alla volta.

3. Meditare

Lasciati trascorrere un po’ di minuti e magari dopo aver fatto una colazione leggera, una sessione di meditazione di 10-15 minuti è cosa buona e giusta. Se non l’hai mai praticata o pensi che non serva a niente o che sia una fatica che vuoi evitare, qualche esercizio di respirazione – magari a occhi chiusi – ti può dare molto benessere. E chissà che non ti incuriosisca a provare a meditare: la respirazione è in fondo la base della meditazione. Noi te l’abbiamo detto…

4. Camminare

Se non devi andare in qualche landa desolata e l’auto è l’unico mezzo di trasporto che ti ci può portare, se prevalentemente ti sposti in città, fallo camminando. E anche se ti serve l’auto, cerca di camminare ogni giorno. Avrai sentito parlare della teoria dei 10.000 passi al giorno: anche se si è ormai capito che si tratta di una trovata di marketing, ciò non significa che sia sbagliata, anzi. Il messaggio che vuole trasmettere è semplice: camminare fa sempre bene, e fare 10.000 passi al giorno è un’ottima abitudine. Se vuoi farne di più, tanto meglio!

5. Ringrazia sempre

Spesso si trascura l’importanza e la forza che ha il ringraziare. Ringraziare significa non dare niente per scontato e riconoscere il valore dei gesti che gli altri compiono per noi. Lo sconosciuto che ti tiene aperta una porta merita un ringraziamento, il sole al mattino altrettanto e così mille altre cose che ti accadono. Ringraziare ha inoltre la capacità di comunicare alla tua mente che sei capace di accorgerti delle cose belle e questo ti fa sentire meglio e in grado di donare riconoscenza.

Il potere del grazie è così forte che non serve nemmeno farlo perché qualcuno è stato cortese. Si può anche ringraziare il nulla, o un canarino su un ramo o la pioggia. L’importante è farlo, il più possibile.

6. Leggi

Sappiamo benissimo cosa significa essere sopraffatti dalle cose da fare e dagli impegni. Sappiamo altrettanto bene quanto perdersi nel buco nero dello scroll dei social sia attraente: in fondo è una specie di ricompensa, una dose di endorfine che ci fa dimenticare un po’ noi stessi.

Il problema non è concedersi queste pause ma indugiare, finendo per esserne risucchiati. Quando ci dedichi più di 15-20 minuti, pensa a cosa potresti fare altrimenti. Leggere un libro, per esempio.

Perché è meglio leggere un libro invece che leggere il feed di Twitter o guardare Instagram o Tik Tok? Per un motivo spesso trascurato: i social non hanno fine, potresti leggerli per ore e ore, fino alla fine del mondo, letteralmente. Il fatto che non abbiano fine destabilizza la tua mente che non ci può mai mettere un punto e non riesce ad avere la percezione che qualcosa che è iniziato è giunto alla sua conclusione. Per non parlare di quanto i social possano alterare il tuo stato emotivo. Per evitarlo quindi puoi anche andare al punto successivo, il penultimo.

7. Non commentare, non prendertela, ascolta la partita n. 6 di Bach

Uno dei tanti problemi che i social hanno generato (invidia, gelosia, complicazioni nelle relazioni personali, fraintendimenti) è che molte persone prendono quello che c’è scritto sul personale. Avere un rapporto sereno con i social (si può averlo, garantito!) parte dal presupposto di non lasciarsene influenzare. Se vince il partito che non ti piace, non è perché il destino ti odia. Se qualcuno crede alle scie chimiche, non è un attacco alla tua consapevolezza che la scienza risponde a molte domande. Non tutto (pochissimo, niente anzi) ha davvero a che fare con te, specie se accade in un luogo pubblico, reale o virtuale.

Le persone più equilibrate non sono quelle che affrontano ogni problema risolvendolo ma quelle che distinguono fra cose che rientrano nei loro poteri e che possono migliorare e cose che accadono e che non li riguardano o che non possono modificare.

Se qualcosa che hai letto o visto ti ha dato fastidio, angoscia, odio il consiglio è quello di:
A) pensare che non ti riguarda
B) reagire facendo, guardando, ascoltando qualcosa di bello.

Un metodo efficace per ricordarsi che, per quanto le cose possano andare male, c’è sempre qualcosa di bello e sublime al mondo è ascoltare la Partita N. 5 di Bach (ma anche la 6 va benissimo. Ma anche tutte vanno benissimo).

8. Chettelodicoaffà

Corri. C’è bisogno di aggiungere altro?

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