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Durante l’esercizio, il cuore pompa più sangue ai muscoli, aumentando la frequenza cardiaca.
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Il corpo aumenta l’apporto di ossigeno, convertendo il glicogeno in energia e liberandosi di calore e sottoprodotti.
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L’esercizio regolare offre benefici come migliore umore, peso normale, salute cardiovascolare, resistenza al diabete e prevenzione della demenza.
Ti abbiamo sempre parlato degli effetti della corsa e dell’esercizio sulla mente e delle conseguenze (molto spesso piacevoli e benvenute) sul tuo corpo. Cosa succede però a livello fisico mentre ti alleni?
Molti processi al suo interno cambiano per adattarsi e rispondere a una condizione che richiede più sforzo e sapere quali sono aiuta a capire cosa ti succede e perché.
Vediamoli, passo dopo passo.
1. Durante l’allenamento
Nelle prime fasi dell’allenamento, il corpo si comporta come una macchina che deve alimentare alcune sue parti per permettere loro di rispondere a un cambio di condizioni di esercizio: se a riposo le gambe servono ad alzarsi o sedersi o spostarsi per brevi tratti, durante l’allenamento la loro richiesta di energie aumenta. Come vengono fornite? Inizialmente attraverso l’ATP (cioè l’adenosina trifosfato) che fornisce energie immediate per sostenere l’aumento improvviso di carico sui muscoli.
Questa fornitura dura pochi minuti. Dopo interviene l’ossigeno che, raggiunti i muscoli attraverso il sangue pompato in quantità adeguate dal cuore, trasforma il glicogeno in glucosio, fornendo un’altra fonte di energia. È la fase aerobica (cioè in presenza di ossigeno).
Gli atleti professionisti e gli amatori più allenati possono contare su un cuore più pronto ad aumentare lo sforzo per far arrivare quanto più ossigeno possibile ai muscoli attraverso il sangue. Dato il livello di allenamento, si calcola che i professionisti possano irrorare i muscoli di sangue (e quindi ossigeno) a livelli doppi di persone della loro stessa età ma non allenate. Si tratta, in altri termini, del famoso V02max.
Un’altra conseguenza di queste prime fasi è l’aumento di temperatura dei muscoli a causa degli scambi di ossigeno che vi avvengono e della sudorazione, che è un processo di termoregolazione che serve a scambiare calore con l’aria in modo da non fare superare determinate soglie di temperatura ai muscoli. Questi inoltre, a causa dello sforzo, si microlesionano. Per questo e anche per l’accumulo di acido lattico durante l’allenamento, una conseguenza è un generale indolenzimento della muscolatura, o quanto meno quella più sottoposta allo sforzo.
2. Dopo l’allenamento
Una conseguenza già accennata sono i dolori muscolari (e qui ti spieghiamo come accelerare il recupero) ma nelle fasi che seguono all’allenamento è la tua mente a trarne i benefici più evidenti: grazie alla produzione di sostanze (legalissime, le produci tu!) migliora il tuo umore, alcune forme di debole depressione possono essere contenute o superate, si rinvigoriscono la tua capacità di concentrarti e la tua creatività.
A livello fisico e grazie alla perdita di peso dovuta a un regime continuo e prolungato di allenamenti, la pressione sanguigna cala e il cuore è pertanto meno sotto sforzo, e inoltre, come dimostrato, si tiene anche sotto controllo la pericolosissima resistenza all’insulina.
Siamo abituati a vedere gli effetti più evidenti ed esterni dell’allenamento, come la tonicità muscolare o la perdita di peso, mentre è meno noto come e perché ciò accada. Come avrai a questo punto capito, tutto parte da un livello piccolissimo, e cioè cellulare.
Da unità così piccole il tuo corpo inizia a cambiare, adattandosi progressivamente a regimi fisici più impegnativi ma, anche per questo, più utili per essere “fit”, nel senso di “adatto a fare qualcosa”. E il bello è che allenandoti non sei solo progressivamente sempre più adatto a correre, ma lo sei anche nei confronti della vita più in generale: carichi di meno il cuore, respiri meglio, vivi una condizione di accresciuto benessere mentale.
E tutto è partito da una cosa semplice e che hai imparato a fare da bambino e che poi avevi dimenticato come praticare, e cioè la corsa.
Dal piccolo delle cellule al tutto del tuo corpo e della tua mente. E tutto grazie all’attività fisica.
(Via Psychology Today)