Per coloro che non devono chiedere. Mai (gare)

So che ci siete. So che avete letto il titolo e vi siete precipitati. Voi, affamati di competizione, inarrestabili atleti che forse-forse solo un IM doppio o un’ultramaratona in pista possono saziare i vosti istinti. Avete ragione, il 2014 è iniziato ed è giusto puntare in alto. No, ancora di più, più su. Già nel 2012 vi avevamo dato una suggestione di come ammazzare il vostro tempo libero nella maniera più sadica possibile qui.

Ma visto che giustamente in 2 anni avrete esaurito queste opzioni che vi avevamo dato, aggiungiamo nuovi obiettivi per un radioso futuro da Superman.

 

1. Barkley Marathon

Tennesse, 1977. Un assassino di nome James Earl Ray scappa dalla prigione (immagino di Barkley, ma non sono riuscita a chiederglielo) e latitata per 55 ore. In TUTTO questo tempo di libertà percorre solo 8 miglia. Un po’ pochetto, doveva almeno farne 100, pensa qualcuno. Questo qualcuno, Gary Cantrell, nel 1986 decide di testare la sua teoria e organizza la Barkley Marathon nel Frozen Head State Park. Il signor Cantrell sceglie personalmente i candidati (e vi consiglio di farvi un giro sulle FAQ della gara, perché sembra di entrare in Fight Club: “The entry procedure is secret”). Quello che aspetta i “fortunati” sono 60 ore (al massimo) in cui devono completare 5 giri da 20 miglia ciascuno (32km, circa) dentro al parco. Ogni giro prevede un leggero dislivello complessivo di più di 3.000m. Se impiegano più di 12 ore per completare un giro, ciao, sono fuori. Per provare che hanno compiuto il giro devono riportare una pagina di almeno 9 degli 11 libri che si trovano lungo il percorso. Fino ad oggi solo in 7 sono riusciti a terminare la gara, quindi, coraggio fatevi avanti! Ah, dimenticavo che viene fatta in completa autosufficienza, quindi niente snack, merendine, arance, ecc. Solo 2 punti rifornimento acqua.

barkley

 

2. Di tutto un po’: Green Events

Nel placido mid Wales inglese ci si annoiava parecchio negli anni ’80. Decisamente tanto. Soprattutto a Llanwrtyd Wells che, oltre al nome impronunciabile è appunto una cittadina molto piccola ma parecchio legata alla terra. Così, gli abitanti decisero di organizzare qualche garetta, che tutt’ora esiste e alla quale potete prendere parte. Come la maratona uomo vs cavallo (ecchecavolo, si dicevano, chi sarà più veloce?), o la nuotata senza muovere le braccia nel fango, o ancora la gara sulla bici ma dentro al fango (immersi tipo per 1m e 80cm dentro al fango). Insomma, vi potete dilettare in tutte queste prove entusiasmanti, e diventare campioni mondiali: ogni gara infatti è “Campionato del mondo di (es) Mountain Bike Bogsnorkelling”. Oppure se preferite c’è anche il campionato del mondo di saltelli dei sassi piatti nell’acqua, maddai è di una noia mortale …

Tratto da http://www.green-events.co.uk
Photo from http://www.green-events.co.uk

 

3. Manhattan Island Marathon Swim

Probabilmente la Badwater l’avrete già fatta in questi 2 anni, quindi è ora di passare a a rinfrescarvi un po’ le idee in acqua. Ogni anno un manipolo di intrepidi si trova a New York per circumnavigare senza paura l’enorme Manhattan. La gara, di 28,5km, richiede circa 7 ore di tempo per essere portata a termine. Ma il casino, non è tanto per le 7 ore, quanto per quello che gli impavidi affrontano in quell’inferno di acqua: navi, inquinamento, relitti e cianfrusaglie galleggianti, che potrebbero essere qualsiasi cosa. E dico davvero QUALSIASI. Naturalmente le mute sono vietate. Vista la scarsa visibilità delle acque, ogni nuotatore segue un kayak o un piccolo scafo che gli indica la giusta direzione.La prima volta in cui si tenne la competizione, nell’82, solo 12 persone nuotarono (ettecredo). In 20 anni i folli ehm i partecipanti, sono arrivati a 90. Se poi vi sentite proprio pronti e decidete di partecipare, sappiate che la gara potrebbe anche saltare: nel 2003 e nel 2005 a causa di una pesante pioggia, l’obsoleto sistema fognario di Manhattan infatti andò in tilt, riempiendo il fiume Hudson e l’Harlem di “robe varie” e portando alla cancellazione della manifestazione.

Photo by Markus Marty from http://www.nycswim.org
Photo by Markus Marty from http://www.nycswim.org

 

4.Non solo corsa: la Race Across America (RAAM)

Se giustamente, il running vi ha un tantino annoiato è giusto provarsi sulle due ruote, nella terra dove tutto è possibile. Dalla West alla East Cost, il sogno americano, il Coast to Coast che si avvera. Mettetevi sui pedali e non smettete di darci dentro fino a che non giungete al traguardo. Vi aspettano 3.000 miglia senza soste. Perché questa è la gara! Si pedala fino allo sfinimento, i cronometri non si fermano mai e perciò sarete sollecitati dai vostri supporter a non dormire e a pedalare, pedalare, pedalare. Preaparatevi bene, ogni anno è solo il 50% dei partecipanti a giungere al traguardo. L’austriaco Wolfgang Fasching che ha vinto il RAAM 3 volte e scalato l’Everest, è stato chiaro: “L’Everest è più pericoloso, ma il RAAM è molto più duro”. Io penso di credergli.

Photo by Vic Armijo from https://www.facebook.com/pages/Race-Across-America
Photo by Vic Armijo from https://www.facebook.com/pages/Race-Across-America

Quindi, in bocca al lupo e passate di qui a salutarci prima di partire eh!

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