Garmin Forerunner 210, la prova

Devo ammettere che l’acquisto del cardio GPS è stato molto sofferto. Il mercato offre moltissime marche e destreggiarsi tra i prodotti Garmin, Polar, Suunto, Timex non è sicuramente cosa facile. Io sono partito da un’analisi delle mie necessità principali: frequenza cardiaca affidabile, passo istantaneo, autolap, possibilità di scaricare i dati di allenamento, GPS, facilità d’uso, compattezza del dispositivo che ne permettesse un uso anche in borghese.

Vi risparmio tutte le mie elucubrazioni notturne e vengo al dunque: la scelta è ricaduta su
Garmin Forerunner 210.

Estetica e usabilità
L’estetica del prodotto è molto gradevole, non sembra affatto un cipollone legato al polso (come invece altri prodotti simili) ma, se intendete usarlo soltanto per correre, questo vi interesserà poco. Le dimensioni sono compatte, è leggero e non dà mai fastidio. I tasti sono reattivi e l’utilizzo è a prova di stupido: la configurazione iniziale dura un minuto mentre per avviare la corsa basta premere un pulsante. Solamente nell’uso notturno sarebbe stato utile avere la possibilità di impostare la durata dell’illuminazione ma, per economie di batteria e trattandosi di un modello di fascia media, forse è meglio così. Unica vera nota negativa: il dispositivo è impermeabile ma non subacqueo e Garmin ne sconsiglia l’uso in acqua.

Funzionalità
Come avrete capito, non ho particolari esigenze da soddisfare in merito al cardio GPS, mi bastano poche funzioni, facili da usare e consultare. La scelta verso il FR210 è legata proprio alla sua semplicità. Lo schermo è diviso in tre sezioni: nella parte alta troviamo la distanza, nella parte centrale il tempo totale, il lap oppure la frequenza cardiaca e nella parte inferiore la velocità/passo che può essere impostata come istantanea, media sul giro oppure media su tutta la durata dell’allenamento. Proprio nella possibilità di scegliere le diverse visualizzazioni della velocità troviamo la principale (forse unica?) differenza con il suo fratellino minore Forerunner 110.
Come ormai su quasi tutti i dispositivi di questo genere è possibile configurare l’autolap basato sulla distanza, ovvero il dispositivo divide il nostro allenamento in segmenti di lunghezza predeterminata (generalmente 1 km) per metterci nelle condizioni di analizzare meglio la nostra sessione. È un peccato non abbiano inserito la funzionalità auto-pause, che ferma il dispositivo quando non ci muoviamo (molto utile per gli allenamenti in città).
Nel FR210 non è possibile configurare gli allenamenti, permette però di impostare degli intervalli per fare le ripetute. Per tipologie di allenamento più complesse sarà invece necessario orientarsi su dispositivi diversi e più costosi.

GPS
Per chi come me, abituato ad allenarsi usando i vari software per smartphone, il passaggio a un dispositivo dedicato è stato un vero lusso. Il segnale GPS viene agganciato più lentamente ma non esistono più quegli errori fastidiosi di misurazione in cui quasi fossi Superman mi trovavo a volare da un punto all’altro della mappa senza essermi realmente mosso di un metro. Con il FR210 il segnale è sempre preciso e affidabile.

Cardio
Grazie alla nuova fascia Premium non si verifica alcun “salto” nella frequenza cardiaca, sempre affidabile e precisa. Il dispositivo divide lo sforzo cardiaco in 5 livelli e, oltre alla frequenza, ci indica a quale livello siamo. Funzionalità molto comoda per chi, alle prima armi, ha bisogno di districarsi tra attività aerobica e anaerobica.

Software & accessori
Collegando il Forerunner 210 al computer e visitando il sito GarminConnect è possibile scaricare tutti i nostri allenamenti. Il sito è facilissimo da usare e completo nelle informazioni (molto più completo di Nike+ se posso esprimere un giudizio). Il dispositivo è ANT+ e dà la possibilità di interfacciarsi con il footpod Garmin e alcune delle più recenti attrezzature da fitness.

In sintesi
Il Forerunner 210 risponde a tutte le necessità del runner medio, certo è migliorabile, ma nell’ottica della semplicità d’utilizzo qualche mancanza è necessaria. Il dispositivo si trova in vendita a meno di € 200 e il rapporto qualità/prezzo è decisamente straordinario.

Pro

  • Estetica
  • Semplicità d’uso
  • Precisione segnale GPS
  • Rapporto qualità/prezzo
  • Elevata durata della batteria

Contro

  • Impermeabile alla pioggia ma non utilizzabile in acqua
  • Illuminazione non configurabile

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Alcune delle immagini sono tratte dal sito web Garmin.

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9 Commenti

    • Se pratichi solo MTB, esistono delle unità cardio/GPS fatte appositamente. Il Forerunner 210 nasce per il running ma concede qualcosa anche a chi lo usa in bicicletta: infatti è possibile visualizzare la velocità anche in km/h. Secondo me va benissimo per le uscite occasionali, se invece lo fai con più frequenza dovresti orientarti verso prodotti specifici. :)

        • Dipende sempre da quanto “seriamente” lo fai. Per esempio, il Garmin FR910 ha un sacco di funzioni adatte anche al ciclismo. Mentre per la MTB potresti anche considerare Suunto che ha alcuni prodotti dedicati alle uscite in montagna.

          • “seriamente” non tanto. Nel senso che mi paice correre e fare qualche giro in mtb nei miei monti 4 o 5 volte a settimana tra uno e l’altro. Valutero’ qualcosa Suunto altrimenti ora spulciando un 310XT garmin non è male.

  1. Semplice di utilizzo, leggero e gradevole a livello estetico. Purtroppo ho constatato una rilevante imprecisione del calcolo della distanza (di conseguenza della velocità corrente e della media). Parlo di errori quantificati in circa 10 metri al km!!! Sono fiducioso in un aggiornamento da parte della garmin…..

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