Chi l’ha detto che il sashimi devi mangiarlo solo quando vai “al sushi”? Anzi.
Rivolgendoti al tuo pescivendolo di fiducia potrai avere un’ottima materia prima ed essere sicurissimo su come è stato trattato il pesce, da dove proviene e soprattutto che processo di conservazione ha avuto. Fesserie da maniaca pazza invasata del controllo? Anche, sì. Non ho problemi ad ammetterlo. Come non ce li ho a sostenere che il tonno rosso è un pesce che va assolutamente preservato. Non voglio fare l’attivista di Green Peace adesso, ma onestamente chi non ne fa un uso consapevole e lo mangia all you can eat fino a sfondarsi ha il mio totale disprezzo, che può certamente non interessare, ma lo ha anche di chi un minimo rispetta oltre che gli animali, l’ambiente, il sistema e non in ultimo la popolazione tutta.
Fine del sermone.
Il tonno rosso deve essere visto come un privilegio perché tale è. Un conto è mangiarlo giusto per -perché fa figo- e ingozzarsi fino allo sfinimento solo perché “costa poco” raccogliendo piattini su piattini rotanti, un conto è prenderne qualche fetta coscientemente come è giusto che sia dal proprio pescivendolo, o mangiarlo nei ristoranti in modo decoroso e misurato. Seriamente, non sono qui per fare nessun sermone ma un uso coscienzioso gioverebbe alla tua salute, all’ambiente e non in ultimo a noi tutti. Il senso civico anche a tavola, insomma.
Comprando un ottimo tonno potrai fare del sashimi in casa molto facilmente. Conta solo la materia prima e avere in casa la salsa teriyaki, perfetta per fare delle preparazioni leggere e gustose, e anche quella di soia. In alternativa ti consiglio caldamente un ottimo aceto balsamico di Modena IGP che con il tonno rosso si sposa benissimo. Puoi fartelo tagliare a mo’ di carpaccio dal tuo pescivendolo oppure se hai dei coltelli di ceramica puoi fare un ottimo lavoro anche tu. Se lo vuoi scottare invece fallo tagliare alto -almeno due dita- e passalo in padella pochi minuti per lato lasciandolo crudo al centro. Puoi cuocerlo direttamente con la teriyaki o aggiungerla dopo. Semi di sesamo -se vuoi scottato- sopra e il gioco è fatto.
E che sia un’occasione speciale il meraviglioso Tonno Rosso. Non un’abitudine. Un dono prezioso dal mare. Che almeno la sua vita venga rispettata in qualche modo.
Come è giusto che sia.