Come non correre ai bagni chimici durante una gara

Lo spiega un dottore come risposta a un video tutt’altro che pittoresco andato virale su TikTok

Da cosa nasce cosa, così come da TikTok nasce TikTok. Secondo questo trend dopo che il TikToker Max Zavidow, nel bel mezzo della Boston Marathon, si è ripreso durante una sosta obbligata a un bagno chimico per un problema tecnico, il dottor Zachary Rubin ha voluto rispondere al TikTok di Max con un altro TikTok per spiegare al ragazzo come fare per evitare che il problema si riproponga alla prossima gara.

Perché succede?

Doversi fermare a causa di problemi gastrointestinali è uno degli incubi più ricorrenti di tutti i runner, soprattutto tra quelli che corrono lunghe distanze. È uno dei tanti imprevisti che i maratoneti si potrebbero trovare a fronteggiare nel corso della loro gara.

Nel suo TikTok (che puoi vedere qui) il dottor Zachary Rubin spiega che si tratta di un effetto collaterale della corsa su lunga distanza: un esercizio fisico così intenso e faticoso può portare a un’infiammazione nel tratto digestivo di chi corre, spingendolo a dover correre in bagno.

Come correre ai ripari

Per evitare di vivere in prima persona questa spiacevole esperienza puoi provare ad adottare queste quattro misure preventive:

  • allena l’intestino: abituati a consumare 60-90 grammi di carboidrati all’ora negli allenamenti più lunghi in preparazione alle gare, così da dar modo al tuo intestino di imparare a gestire e tollerare ciò che vi introduci mentre sei sotto sforzo;
  • limita la caffeina: da tre a sei ore prima di correre, limita il consumo di caffeina (sia caffè che tè), in quanto è un diuretico che stimola anche la pressione proprio “in quel punto” del corpo che non vogliamo andare a scomodare;
  • limita le fibre: i giorni precedenti alla gara non eccedere nel consumo di fibre perché potrebbero causare gonfiore e provocare disturbi gastrointestinali;
  • idratati: bevi, sia prima che durante la sessione di corsa, perché anche la disidratazione può portare ad avere problemi intestinali.

(Via Running Magazine)

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